Teatro Toniolo: dal 3 al 5 febbraio in scena Anna Foglietta e Paola Minaccioni con “L’Attesa”. Sabato 4 febbraio le due attrici incontrano il pubblico
Al Teatro Toniolo di Mestre arrivano Anna Foglietta e Paola Minaccioni, protagoniste dello spettacolo “L’attesa” che vede la regia di Michela Cescon e che andrà in scena dal 3 al 5 febbraio. Sabato 4 febbraio alle ore 17.00, per il pubblico sarà possibile anche incontrare le due attrici, sempre al Teatro Toniolo, in un appuntamento condotto da Claudia Vigato, con ingresso libero previa prenotazione sul sito del Comune di Venezia.
Lo spettacolo si inserisce nel cartellone straordinario pensato dal Settore Cultura del Comune di Venezia e costruito in partnership con Arteven, il Circuito Multidisciplinare del Veneto, che riesce a portare in città nomi di attori e compagnie di caratura nazionale ed internazionale.
Michela Cescon per la sua seconda regia teatrale ha scelto di portare in scena L’Attesa, testo che fece conoscere l’autore veronese Remo Binosi al grande pubblico nella storica messa in scena del 1994 diretta da Cristina Pezzoli. Oggi il testo torna in teatro con due interpreti molto amate dal pubblico, per la prima volta insieme sul palco a dare corpo e voce alla nobildonna Cornelia e alla sua serva Rosa, le due protagoniste della pièce.
A differenza della versione del 1994, questo allestimento parte dalla prima stesura del 1992 che esalta la relazione tra le due protagoniste e rende marginale il personaggio della nutrice, che infatti si è arrivati a togliere. Nonostante l’azione sia ambientata nel ‘700 i temi e i contenuti trattati sembrano parlare di noi, come se non fosse cambiato nulla: la differenza di classe, il rapporto serva-padrona, il doppio, l’amore, il piacere, la maternità, il peccato, la punizione, il femminile, il male, la morte, la seduzione. Tutto viene raccontato con continui cambi di registro narrativo, tenendo in equilibrio tra loro commedia e dramma. Il linguaggio, originale e sorprendente, garantisce una presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Carlo Goldoni e di Eduardo De Filippo.
