venerdì, 29 Marzo 2024
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E’ emergenza abitativa nel Miranese

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Martellato (sindaci Ulss3): “servono 400 appartamenti pubblici”

Emergenze in aumento nel Miranese, con parte dei residenti che comincia ad avere grossi problemi economici. E con il rischio di non arrivare a fine mese, aumentano purtroppo anche i casi di chi non riesce a pagare l’affitto o il mutuo di casa, con sfratti, famiglie lasciate letteralmente per strada e gli aiuti economici dei comuni che spesso non sono sufficienti. Come purtroppo ormai accade in tutta Italia, anche nel miranese sono in costante aumento i nuclei familiari che sono costretti a ricorrere agli aiuti economici dell’assistenza dei Comuni. Negli ultimi tre anni, per motivi che sono simili in realtà in tutto il paese, tra Covid, perdita del lavoro e rincari energetici, le persone a cui i comuni del miranese hanno concesso contributi assistenziali sono passate da poco meno di 2.200 a più di tremila.

“Un aumento – commenta Andrea Martellato presidente della conferenza dei sindaci dell’Usl 3 – che arriva a sfiorare il 30 percento, dato che è decisamente preoccupante. Questa crescita è infatti chiaro indice di un impoverimento non di pochi, ma di intere fasce della popolazione. Per fortuna con la pandemia sono stati molti quelli che hanno capito di essere nella necessità di fare richiesta, e grazie ai modelli Isee è aumentata la possibilità di recuperare reddito da contributi e sovvenzioni”.

I problemi principali si sono avuti a Spinea, città dal forte aumento demografico e che per questo ha risentito maggiormente della crisi, e a Mira, dove si sono invece concentrati casi in aree già conosciute e seguite anche negli anni precedenti alla pandemia. I casi segnalati riguardano in particolar modo le difficoltà per il pagamento delle bollette, mutui e affitto. Con il Covid c’era stato un parziale blocco di sfratti e aumenti, ma ora il problema si sta ripresentando in modo molto evidente.

“Come prima richiesta, c’è dunque – conclude Martellato – quella di una intesa tra Comuni e Ater per mettere a disposizione in tempi brevi almeno un centinaio di appartamenti sfitti ma attualmente non abitabili”.

Massimo Tonizzo