venerdì, 19 Aprile 2024
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Il ritorno del lupo nel Polesine: sei esemplari nell’area del Delta

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A rendere possibile la riapparsa del lupo l’inselvatichimento di varie zone dovuto all’abbondono delle aree rurali.

Il progetto Osservatorio lupi del Polesine di WWF Rovigo, facente parte di un più vasto progetto nazionale, è riuscito a confermare la presenza stabile di alcuni lupi nel territorio polesano: “Si tratta di pochi esemplari, circa sei, tutti concentrati nell’area del Delta, in particolar modo nel comune di Porto Tolle”, queste le parole di Eddi Boschetti a riguardo. Il famigerato predatore è da circa 200 anni che non abita più nella provincia di Rovigo, ma ora, grazie anche all’inselvatichimento di varie zone dovuto all’abbondono delle aree rurali, questo è riuscito a riconquistare vari territori del suo antico areale di distribuzione.

“Alla fine degli anni ’60 in Italia si contavano pochissimi esemplari concentrati in Abruzzo, oggi invece ci sono oltre 3000 lupi sparsi sul territorio nazionale, non ancora un numero elevato di esemplari. Il problema maggiore di questa situazione sono sicuramente i falsi miti che circolano su questo animale; una convivenza sostenibile con questi predatori è certamente possibile, fondamentale perciò è la divulgazione su questo animale e, più in generale, riuscire a diffondere tra la popolazione una cultura scientifica e ambientale”.

Queste le dichiarazioni di Eddi Boschetti, di WWF Rovigo, che aggiunge: “Il ritorno del lupo in Polesine è un caso che può farci capire molto di questa specie, dotata di grandi capacità di adattamento. Infatti, questo animale è tornato in un territorio oggi molto diverso da quello che aveva lasciato, popolato da molte specie introdotte e non originarie di questa zona, come ad esempio la nutria. Uno degli obiettivi del nostro osservatorio lupi è anche quello di capire in che modo questo predatore interagirà con il nostro territorio e le specie, anche alloctone, che già lo popolano”.

I comuni del Parco regionale del Delta del Po hanno dato la loro massima disponibilità alle attività dell’osservatorio di WWF Rovigo, organizzando insieme anche un incontro formativo nell’oasi naturalistica di Ca’Mello, tenutosi lo scorso ottobre. “Oltre alla popolazione stabile registrata nell’area del Delta sono stati avvistati esemplari anche in altre zone della provincia. Questi avvistamenti sono probabilmente relativi ad esemplari originari di altre aree limitrofe, come ad esempio quella del ferrarese; infatti anche in aree della vicina provincia di Ferrara è stata accertata la presenza di questo animale” conclude Eddi Boschetti.

Davide Farinatti