Calcificazioni ma non solo. Con la nuova sonda LINEARE si ampia il campo di applicazione.
Le onde d’urto sono una terapia elettiva per le patologie classiche quali sperone calcaneare, tendinopatia calcifica achillea e della spalla.
A queste indicazioni si affiancano anche tutte le forme di tendinopatie, fasciti plantari, epicondiliti (“gomito del tennista”), epitrocleiti, pubalgie, ginocchio del saltatore, ecc.
Le onde d’urto sono nello specifico onde acustiche pressorie erogate da un generatore di tipo piezoelettrico. L’emissione pressoria viene convogliata da una parabola in un punto detto fuoco; in quest’area c’è la massima espressione dell’energia.
A seconda della patologia/distretto corporeo da trattare, le sedute necessarie sono da 4 a 6 con cadenza settimanale della durata di circa 20 minuti. Non sono dolorose come quelle che venivano eseguite in passato (soprattutto con sonde radiali – zona più vasta e superficiale) e il minimo disagio nella seduta viene gestito dal fisioterapista con il paziente stesso.
Negli ultimi anni le onde d’urto hanno trovato un sempre maggiore impiego anche in ambito della medicina nello sport, dove quel dolore cronico in seguito a contratture o stiramenti muscolari fa molto difficoltà a risolversi. Fanno parte di questi disturbi anche le miofasciti e i trigger point che condizionano la contrattilità delle fibre colpite, determinando una efficienza ridotta, con conseguente deficit evocabile anche da un esame muscolare.
Proprio per venire incontro a queste esigenze (ma non solo) Richard Wolf e ELvation Medical, che sviluppano da decenni i sistemi ad onde d’urto, hanno realizzato una nuova sonda focale chiamata lineare (unica al mondo), dove tanti punti focali sono disposti in linea permettendo di trattare una zona specifica più ampia, mantenendo la peculiarità di poter selezionare la profondità necessaria.
Fisiored si è dotata anche di questa innovativa sonda e può intervenire in tutta quella serie di patologie sportive da sovraccarico funzionale, nonché in altre situazioni croniche comprese le rigidità capsulari post-traumatiche o di natura idiopatica. In tutti questi casi i tempi di applicazioni sono più corti dove bastano 3-4 sedute, una ogni 4 giorni, integrati dalla classica fisioterapia come tecar, ipertermia e SIT, associata alla rieducazione funzionale.
Sovente quando si parla di tendinopatia calcifica di spalla (comunemente chiamata “periartrite calcifica”) si ha a che fare con una patologia relativamente frequente, che si manifesta con sintomatologia dolorosa ricorrente che può durare mesi o anni, essere molto invalidante riducendo la capacità di compiere molti atti quotidiani e portare ad una condizione di ridotta mobilità.
Il primo approccio terapeutico si basa sull’utilizzo di farmaci antinfiammatori (FANS), infiltrazioni locali, fisioterapia (Laser, Ultrasuoni, etc..), e appunto le onde d’urto.
Quando non si ottiene l’evoluzione desiderata, il dott. Davide Tietto (direttore sanitario di Fisiored) esegue l’ablazione percutanea eco guidata, una procedura terapeutica di più recente introduzione nella pratica clinica, che consente la completa rimozione delle calcificazioni in modo non invasivo, con un intervento ambulatoriale di circa 45 minuti, non doloroso, in anestesia locale senza significativi rischi o complicanze. Sotto continuo controllo ecografico, si posizionano due aghi all’interno della articolazione dove è presente la calcificazione e si eseguono numerosi “lavaggi” con soluzione fisiologica. Il liquido introdotto a pressione da un ago esce dall’altro con minuti frammenti calcifici. Sono necessari solo pochi giorni di riposo, senza immobilizzazione dell’arto, per poi riprendere le abituali attività quotidiane.