Nessun risarcimento per i genitori di Giuliano De Seta, morto in alternanza scuola-lavoro. La denuncia della famiglia
Nessun risarcimento sarà corrisposto dall’Inail ai genitori di Giuliano De Seta, lo studente 18enne di Ceggia morto il 16 settembre scorso, in alternanza scuola-lavoro, sotto una lastra di acciaio dal peso di una tonnellata e mezzo.
Non sarà possibile in quanto non è previsto questo tipo di copertura assicurativa per gli stagisti, a meno che non si tratti di un “capofamiglia”, condizione difficile da soddisfare per chi è appena maggiorenne e non ha ancora terminato la scuola superiore.
Ancora una volta assistiamo alla passerella di condoglianze mentre le parti sociali che chiedono un cambiamento vengono bellamente ignorate sull’altare del profitto. Nel mentre, i giovani vengono abituati ad un mondo del lavoro precario ed insicuro ancor prima di entrarci davvero.
Nessun risarcimento per la famiglia di Giuliano De Seta, ennesima morte sul lavoro precario in tutti i sensi
Dall’introduzione dell’Alternanza Scuola-Lavoro, durante il governo Berlusconi per opera dell’allora ministra Letizia Moratti, sia il sindacato dei lavoratori che i sindacati studenteschi hanno denunciato l’iniquità della misura e, soprattutto, la pericolosità.
In una attualità che vede 3 morti sul lavoro al giorno in italia, risulta infatti ovvio il rischio che si è deciso di far correre ai giovani studenti. La situazione è emblematica: 9 aziende su 10 si trovano in situazione di irregolarità, tutto ciò nonostante i pochissimi controlli che vengono effettuati.
Calcoli che non tengono conto delle morti durante il trasporto per recarsi al posto di lavoro e che non possono tener conto dei contratti di lavoro irregolari, più di 200mila stimati in Veneto.
“Da sempre sottolineiamo l’inefficienza del rapporto scuola-lavoro” commenta Paolo Notarnicola , coordinatore della Rete degli Studenti Medi “Dopo le morti a cui abbiamo assistito in quest’ultimo anno, che hanno riacceso il dibattito pubblico su questo tema, riteniamo che sia inaccettabile che il governo non abbia ancora provveduto ad un tavolo con noi student3 in cui costruire una nuova modalità di alternanza scuola-lavoro ed una riforma dei tirocini. Chiediamo ascolto da questo governo e un ruolo protagonista nel superamento dei pcto e della legislazione che li regolamenta. Ci stringiamo intorno alla famiglia di Giuliano, sangue del nostro sangue” conclude.
Enrico Caccin