sabato, 1 Aprile 2023

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Peggiorano le condizioni di Alfredo Cospito

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L’avvocato di Alfredo Cospito, che sta facendo lo sciopero della fame ne chiede il trasferimento in un carcere dotato di ospedale

Alfredo Cospito, un prigioniero anarchico, sta conducendo uno sciopero della fame dal 19 ottobre nella prigione di Sassari. La sua salute sta peggiorando e ha già perso 42 chili dall’inizio della protesta. Il suo avvocato ha chiesto che venga trasferito in una prigione con strutture ospedaliere per poter intervenire in caso di crisi improvvisa. Cospito sta protestando perché è stato sottoposto al regime detentivo del 41-bis, noto come “carcere duro“, che prevede restrizioni severe, e perché la sua condanna di vent’anni potrebbe trasformarsi in ergastolo ostativo, che non prevede la possibilità di benefici di legge. La dottoressa Angelica Milia, che ha visitato Cospito in prigione, gli ha sconsigliato di uscire per l’ora d’aria a causa delle sue condizioni, ricevendo una diffida dal Dipartimento amministrazione penitenziaria per non rilasciare più interviste a Radio Onda d’Urto, una radio indipendente che sostiene la protesta di Cospito.

Peggiorano le condizioni di Alfredo Cospito, le richieste di revoca di 41bis

Il numero di persone che chiedono che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sospenda il regime del 41-bis per un detenuto sta aumentando. Il consiglio comunale di Torino ha recentemente approvato un ordine del giorno che chiede al ministro di rispondere in tempi brevi alla richiesta di revoca del 41-bis. Il consigliere Silvio Viale sostiene che la sospensione della misura è necessaria per evitare un peggioramento delle condizioni di salute del detenuto e per applicare l’articolo 27 della Costituzione. Alle richieste si aggiunge Amnesty International, Antigone, Massimo Cacciari, don Luigi Ciotti e padre Alex Zanotelli.

La storia di Alfredo Cospito: chi è e perché è detenuto

Alfredo Cospito ha 55 anni e si riconosce nella Federazione anarchica informale – Fronte rivoluzionario internazionale. La Fai a cui aderisce Cospito è composta da cellule diverse in vari paesi che agiscono in maniera del tutto autonoma. Alfredo è stato condannato nel 2013 a 10 anni e 8 mesi di carcere per aver ferito con colpi di pistola alle gambe il dirigente dell’Ansaldo Roberto Adinolfi. Successivamente, mentre era già in carcere, è stato accusato di aver posizionato due pacchi bomba davanti ad una scuola dei carabinieri, nessuno è rimasto ferito o ucciso. Per questo attentato è stato condannato a 20 anni di carcere e inserito in un circuito penitenziario ad alta sicurezza per reati associativi. Nel 2022 il ministero della Giustizia ha deciso di sottoporlo al regime del 41-bis, decisione giustificata con i numerosi messaggi inviati da Cospito durante la detenzione ai propri compagni anarchici, invitati esplicitamente a continuare la lotta.

Enrico Caccin

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