venerdì, 29 Marzo 2024
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Raccolta differenziata, a che punto è Monselice?

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Il gruppo Monselice Ambiente e Società commenta i dati sulla produzione e smaltimento del secco ai piedi della Rocca, confrontandoli con i numeri degli anni precedenti e con i numeri delle realtà venete

“Monselice fa passo del gambero nella raccolta differenziata”: così il gruppo Monselice Ambiente e Società, rappresentato da Francesco Miazzi, ha commentato i dati relativi all’efficienza del comune della Rocca in termini di differenziata. Per il confronto sono stati presi in considerazione produzione e smaltimento sia della stessa città negli anni precedenti sia dei comuni del Bacino Padova sud e del Veneto più in generale.

I dati raccolti restituiscono la fotografia di una Monselice che nel 2020 era riuscita a diminuire la produzione di rifiuto secco, portandolo a 133 kg/abitante, salvo aumentarne la quantità nuovamente nel 2021 (148 kg/abitante). Ampliando il confronto, e prendendo a riferimento il rapporto Comuni Ricicloni Veneto di Legambiente, “il quadro diventa impietoso” secondo Monselice Ambiente e Società. Legambiente, infatti, considera comuni “rifiuti free” tutti quelli in grado di raggiungere una quantità di rifiuto secco da smaltire inferiore a 75 kg per abitante, all’anno.

“È chiaro ed evidente che a Monselice qualcosa non funziona e che l’attenzione su questo tema dovrebbe essere fortemente innalzata con provvedimenti strutturali importanti ed immediati” si legge in una nota del gruppo “Ricordiamo che attualmente nel Veneto la raccolta differenziata su base regionale è al 76% e si persegue l’obiettivo portarla all’84%, entro il 2030”. Quali potrebbero essere, quindi, le misure utili da adottare ai piedi della Rocca? Secondo Monselice Ambiente e Società si dovrebbe cominciare dalla dimensione quotidiana: incentivare il compostaggio domestico, sostituire la plastica usata in cucina con materiali sostenibili e le buste di plastica con buste riutilizzabili, utilizzare l’acqua del rubinetto.

Seguendo quanto suggerito dal Centro ricerca “Rifiuti zero”, risulta utile predisporre e collocare bidoni per la raccolta differenziata durante feste, mercati e simili che si svolgono lungo le vie del centro. “Dobbiamo superare il ricorso a discariche e inceneritori, dobbiamo recuperare e riutilizzare tutto il materiale, perché le risorse di questo pianeta non sono infinite e se non fermiamo i cambiamenti climatici mettiamo a repentaglio l’ambiente e le generazioni future” ha concluso il gruppo di Monselice Ambiente e Società.

Martina Toso