martedì, 6 Giugno 2023

Banner edizioni
HomeBreaking NewsResidenza Riviera del Brenta, +5% sulle rette: "Serve una riforma per le...

Residenza Riviera del Brenta, +5% sulle rette: “Serve una riforma per le Ipab”

Banner edizioni

“Se non si fa la riforma delle Ipab ponendo esse in un’ottica di tutela organica pubblica socio sanitaria come Aziende per servizio alla persona con rette tutelate e di conseguenza calmierate la situazione peggiorerà sempre di più”

I costi energetici, ma non solo, hanno determinato un aumento del 5% delle rete della residenza Riviera del Brenta. Un aumento pari a 5 euro al giorno ma che non lascia indifferente la presidente Anna Maria Giannuzzi Miraglia che ammette: “L’aumento delle rette l’ho deciso con la morte nel cuore ma qualora vi fossero degli aiuti da parte della Regione o dello Stato sono d’accordo con i consiglieri che il provvedimento verrà ritirato”.

La struttura dolese dislocata nelle sedi di via Garibaldi e all’interno dell’ospedale, può ospitare sino  a circa 150 anziani, sul provvedimento la presidente precisa: “Nonostante nel 2023 sia prevista una riduzione dell’Irap la situazione delle spese è tale che si è dovuto decidere su base previsionale un aumento delle rette per garantire il pareggio di bilancio anche perché non sono pervenuti sinora gli aiuti richiesti da parte della Regione. Se dovessero arrivare  siamo pronti a deliberare un ritorno alle vecchie rette perché sappiamo benissimo che è un provvedimento che incide pesantemente sull’economia di famiglie in difficoltà, dispiace averlo dovuto adottare.”

Si tratta di un aumento  anche contenuto  ma necessario come motivato dalla relativa delibera: ‘…valutati i principali scostamenti nei ricavi da rette di residenzialità, Centro diurno, contributo sanitario e  nei costi per i servizi e il personale. Accertato che a fronte di oggettive difficoltà, quali il permanere delle restrizioni e divieto di ingressi di nuovi ospiti in caso di focolai di Covid 19, aumento incontrollato dei costi energetici, delle materie prime e gli aumenti derivanti dal nuovo Ccnl 2019/21 a fronte dei quali, ad oggi, né lo Stato né la Regione sono intervenuti con provvedimenti a sostegno dei Centri Servizi.’

Parallelamente anche tre sindaci, quello di Dolo assieme a quello di Stra, Caterina Cacciavillani, e di Mirano, Tiziano Baggio che hanno inviato una richiesta d’incontro con l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, proprio per trovare una soluzione alla situazione di crescente difficoltà economica  in cui si trovano ad operare le strutture residenziali  a causa del l’aumento dei costi energetici ma anche per la carenza di personale.  Paolo Lubiato della Cisl Fp di Venezia così commenta l’aumento.

“Se non si fa la riforma delle Ipab ponendo esse in un’ottica di tutela organica pubblica socio sanitaria come Aziende per servizio alla persona con rette tutelate e di conseguenza calmierate la situazione peggiorerà sempre di più. Non ci sono alchimie come il consorzio ma si devono cercare soluzione pubbliche certe con finanziamenti pubblici regionali in un sistema organico che tuteli il personale con un contratto sanita pubblica e un finanziamento certo delle rette che derivi dai finanziamenti regionali”.

Lino Perini

Banner edizioni
Banner edizioni
Banner edizioni

Le ultime notizie della provincia di Venezia

Banner edizioni
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy