martedì, 16 Aprile 2024
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Riviera del Brenta, Piovese e Terme Euganee unite: nasce il “Gruppo per l’Idrovia”

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Marino Zamboni: “Siamo uniti per chiedere che le fasi di progettazione , avviate nel 2010 proseguano fino alla realizzazione dell’opera”

Nasce, il “Gruppo per l’idrovia”, sorto fra Riviera del Brenta, Piovese e area delle Terme per garantire con il completamento dell’opera più sicurezza idraulica ai territori.

“Questo gruppo – assicurano gli ideatori – è aperto e trasparente ad ogni collaborazione”. Il gruppo, al momento è composto da Gzip (gruppoimprenditori della zona industriale di Padova) CIA – agricoltori italiani-Venezia, Legambiente con i circoli di Piove di Sacco ed
Albignasego, Rete Wigwam, Comitato spontaneo alluvionati di Montegrotto Terme, Amissi del Piovego, associazione intercomunale Brenta Sicuro.

“Siamo tutti uniti– spiega  per il coordinamento del gruppo Marino Zamboni – per chiedere, con forza, che le fasi di progettazione dell’idrovia Padova-Mare, avviate dopo il 2010 con lo studio difattibilità ed il progetto preliminare della Regione Veneto, che avevano trovato larghissimo consenso nei territori e nei cittadini (ben 31 le amministrazioni comunali che si sono positivamente espresse sull’opera nei consigli comunali, molto spesso all’unanimità) proseguano fino alla realizzazione dell’opera”.

Da qui l’analisi della situazione. “Dopo queste fasi progettuali- spiega Zamboni per il gruppo- purtroppo lo stop: sono sei anni e mezzo anni che nessun’azione concreta viene attuata. Noi chiediamo, invece, prima chel’ambiente ci travolga, che riprendano progettazione e si reperisca noi finanziamenti”.

Da qui un appello chiaro alle istituzioni. “La comunità scientifica, gli esperti, in primis il  professore di idrodinamica Luigi d’Alpaos ed i territori in modo pressochè unanime-
spiegano i promotori del gruppo– sono chiari: si deve agire ora, pernon trovarci, poi, a rimpiangere le mancate programmazioni è “metterein sicurezza” il nostro Veneto con il tassello fondamentale rappresentato con il completamento dell’idrovia”.

Nel dettaglio, sottolineano i soggetti aderenti al gruppo, il completamentodell’Idrovia può avere le fondamentali funzioni di scolmatore delleacque di Brenta, Bacchiglione e Novissimo oltre a grande bacino per 10milioni di mc contro la siccità, ripascimento della laguna conl’apporto di sedimenti ed acque dolci.

“Non è secondario –  sottolinea Zamboni-  l’aspetto ambientale dell’opera che offrirebbe un lungo corridoio ecologico di ben 27 chilometri con fasce boscate, aree umide, ed un apposito percorso ciclopedonale lungo l’intero percorso”.

Grandi sono anche le potenzialità trasportistiche: l’adattamento alla classe europea V^ per la navigazione (compatibile con gli attuali manufatti) offrirebbe trasporti su battelli fluvio-marittimi per 100 container, “distogliendoli dalle  trafficate, e pericolose, strade”.