L’accusa che pesa sul capo di Nicola Fragomeni e Ugo Zamengo è quella di corruzione
Una situazione tanto delicata quanto grave e complessa a Santa Maria di Sala, dove sono stati arrestati Nicola Fragomeni, attuale presidente del Consiglio Comunale e coordinatore provinciale di Coraggio Italia, e Ugo Zamengo, consigliere comunale, insieme a due manager della sanità padovana e due imprenditori padovani. L’accusa che pesa sul loro capo è quella di corruzione, legata alla vendita di un terreno per l’edificazione di una casa di riposo nel comune veneziano, per la quale sono stati indagati, come emerge dalla notizia rilasciata da Ansa.
L’indagine però non si ferma qui, poichè riguarderebbe anche l’acquisto di mascherine e altri presidi sanitari, fatto con affidamento diretto da Fragomeni a un familiare, che avrebbe portato a un guadagno illecito di 60mila euro.
“La notizia delle ordinanze cautelari emesse dalla Procura di Venezia per reati contro la Pubblica Amministrazione mi ha lasciato letteralmente basito. Ho piena fiducia nella Magistratura che saprà accertare la verità”, ha commentato il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente di Ance Padova, Alessandro Gerotto: “La notizia mi coglie di sorpresa. Non entro peraltro nella fondatezza e rilevanza di questioni e coinvolgimenti che non conosco e che saranno oggetto di attenta valutazione da parte dell’Autorità Giudiziaria chiamata a svolgere il proprio ruolo istituzionale a salvaguardia dei principi di legalità. Esprimo quindi la mia piena fiducia nella magistratura, auspicando l’estraneità del collega Mauro Cazzaro cui va peraltro la mia umana solidarietà in attesa che venga fatta chiarezza sui fatti”.