venerdì, 29 Marzo 2024
HomeVenezianoMiranese NordScorzè: operatori di strada per arginare il disagio giovanile

Scorzè: operatori di strada per arginare il disagio giovanile

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Vandalismo e disagio giovanile: Ulss 3 e Comune di Scorzè in azione per fermare un fenomeno esploso in maniera evidente

Municipio Scorzè

Per arginare disagio e difficoltà giovanili, ormai purtroppo costantemente in crescita nel territorio comunale, a Scorzè arrivano gli operatori di strada. Sarà avviato anche in città con durata triennale il progetto iniziato lo scorso agosto gestito dalla cooperativa Coges don Lorenzo Milani per conto del comitato dei sindaci del distretto di Mirano-Dolo dell’Ulss 3, al fine di prevenire ed agire sui disagi giovanili. Un disagio quello giovanile che nel miranese si è sempre più diffuso fra i giovani dopo l’arrivo della pandemia. Tante le segnalazioni anche a Scorzè di comportamenti sopra le righe e in molti casi purtroppo anche di atti vandalici.

“Si tratta di una iniziativa – spiegano dal Comuneche è ormai di importanza fondamentale anche nel nostro territorio soprattutto dopo il periodo post pandemia a causa del quale molti giovanissimi faticano a tornare alla normalità. Bisogna evitare il ripetersi del troppo diffuso fenomeno sociale delle cosiddette baby gang, e su questo principalmente si impegnerà li progetto cittadino”.

La fascia di età interessata per Scorzè, dunque, sarà quella compresa tra i 13 e i 18 anni. “Il lavoro degli educatori di strada – prosegue il Comune – vedrà una serie di interventi finalizzati a favorire la promozione dell’agio e ad aumentare la capacità partecipativa degli adolescenti e dei giovani con azioni che stimolino in essi processi di cittadinanza attiva indirizzati alla prevenzione del disagio. Dove il processo è già in atto, i ragazzi incontrati si sono mostrati quasi sempre disponibili. A Scorzè cercheremo di avvicinarci a quelle aree e compagnie riconosciute come particolarmente difficili”.

Gli operatori, dunque, cercheranno di incontrare i ragazzi nella loro “quotidianità” (piazze, parchi, bar) porgendo attenzione ai comportamenti sociali a rischio: consumo di sostanze illegali, bullismo e cyber-bullismo, vandalismo, microcriminalità le aree attenzionate. “Per tutta la durata delle attività – concludono dal Comune -. Il lavoro degli operatori di strada sarà effettuato assieme a una rete comunale, con adulti di riferimento le scuole e servizi territoriali a dare il loro contributo”.

Negli ultimi mesi quindi sono state quasi una ventina le segnalazioni di atti vandalici in tutto il territorio comunale, sia su beni pubblici e che privati. Si tratta di azioni che hanno provocato danni per quasi 30 mila euro, ai quali si aggiungono le segnalazioni di spaccio e bullismo. A compiere i vandalismi sono, in più della metà dei casi, ragazzi minorenni o di poco più di 18 anni, ma sono tanti anche gli under 14, soggetti quindi che per legge non sono imputabili.

Massimo Tonizzo