mercoledì, 29 Marzo 2023

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Turismo fluviale: per Noventa Padovana e la Riviera del Brenta un anno da dimenticare

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Il referente di Assonautica Rudy Toninato traccia un bilancio dopo mesi complicati per il turismo fluviale a Noventa Padovana e nella Riviera del Brenta

Riviera del Brenta

Turismo fluviale a Noventa Padovana e in Riviera del Brenta, quello che emerge è che il 2022 si chiude con un bilancio fortemente negativo per il comparto. A fare il punto della situazione di quello che dopo la pandemia sarebbe dovuto essere l’anno del rilancio, e invece non lo è, è Rudy Toninato operatore fluviale sul Brenta di Noventa Padovana che è referente di Assonautica fra Padova e Venezia. Toninato va al nocciolo della questione e fa una analisi della situazione che si è venuta a creare. Un fatto positivo si è comunque registrato in queste ultime settimane. Dalla Regione è arrivato l’impegno con infrastrutture Venete allo scavo del fondo canale, chiesto da decenni. Si procederà in più tranche nel corso dei prossimi anni. Si partirà a scavare i tratti più critici, quelli fra Dolo e Mira.

“I fatturati legati al transito delle imbarcazioni sono crollati quasi del 50 % – sottolinea Toninato -. Se vogliamo fare un paragone è con il 2019 anno pre pandemia, l’unico con il quale si possono fare significativi raffronti visto che nel 2020 e 2021 c’erano le limitazioni di movimento legate al Covid. Quest’anno di fatto a causa della siccità da inizio luglio a settembre non si è potuto navigare. Il volume di turisti arrivati in Riviera è del 70% rispetto al 2019, ma in battello ne sono arrivati metà del previsto per visitare le bellezze architettoniche e paesaggistiche dell’area“.

E i numeri sono precisi. Nel 2019 i turisti in battello erano all’incirca 30 mila, fra quelli che salivano sule imbarcazioni delle diverse società e quelli che si muovevano con natanti propri. Ora a dicembre 2022, sul canale sono transitati da Malcontenta alle chiuse di Noventa Padovana (poco distante da dove si trova villa Pisani) poco meno di 18 mila turisti. Da questa situazione si può uscirne. Per questo i battellieri fanno un appello visto che un altro anno del genere è davvero difficile da portare avanti. Per Toninato è sempre più è necessario organizzare insieme con i Comuni dell’asta del Naviglio (in special modo da aprile a settembre) eventi in grado di attrarre in Riviera visitatori e fare sinergia con i locali e le realtà produttive dell’area. “Se si ripetesse un anno come il 2022 – conclude Toninato – il rischio di chiusure delle attività che lavorano da decenni in zona, diventa concreto”.

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