Baldin (M5S): “Lo avevamo previsto, finora è solo propaganda. Ma si rischia di perdere il treno per la Zls Venezia-Rovigo”
“La Zona Logistica Semplificata (ZLS) di Venezia-Rovigo, istituita per attrarre investimenti nell’area compresa tra Porto Marghera e il Polesine, è tuttora una scatola vuota. Se n’è accorto anche l’assessore regionale Roberto Marcato, che mercoledì ha bollato come ‘miope e incapace’ il governo centrale di centrodestra, colpevole di non aver ancora approvato il decreto attuativo in grado di finanziare il progetto”. Sono le parole della consigliera regionale Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle a Palazzo Ferro Fini, che commenta quanto accaduto e ciò che aveva previsto nella discussione della legge di stabilità regionale, assieme alla collega Cristina Guarda di Europa Verde.
“La sottoscritta e la collega Guarda – prosegue la consigliera – avevamo presentato un emendamento che intendeva spostare a gennaio 2024 l’avvio della ZLS, dal momento che le risorse da parte del Governo non erano ancora state stanziate, e quindi tutto ciò che stava accadendo attorno a questa importante prospettiva era ed è solo propaganda.
Ma le imprese investitrici e le amministrazioni locali non possono più attendere oltre: si tratta di un contesto da due miliardi e mezzo di euro, con circa 180mila nuovi posti di lavoro previsti, l’incremento del 40% per le esportazioni e dell’8.5% per il traffico portuale. Senza l’ultimo miglio, ovvero l’approvazione di un decreto statale che materialmente eroghi le risorse, tutto ciò resterà lettera morta. Dall’avvio operativo della ZLS verrebbero avvantaggiati soprattutto i porti di Venezia e Chioggia, grazie ad agevolazioni amministrative, semplificazioni burocratiche, condizioni creditizie favorevoli e l’istituzione di una zona franca”.
“Per ora – aggiunge Baldin – c’è solo la predisposizione di un sito informativo da parte della Regione del Veneto, con la mappatura delle aree coinvolte e l’ipotesi di uno sportello digitale anche in inglese, per complessivi 300mila euro a bilancio. Una comunicazione che rischia di essere nulla. Come il Veneto dimentica la sua area meridionale, così Roma nonostante il profluvio di cariche al potere e di voti al centrodestra dimentica di attribuire i fondi necessari a dare corpo e anima ai progetti inseriti nella ZLS. La lotta intestina tra i Fratelli di una sola parte d’Italia e la Lega, tra centralismo e autonomia differenziata, tutto fa tranne il bene delle cittadine e dei cittadini veneti.
Il trattamento diverso che l’esecutivo Meloni sta riservando alle ZES, Zone Economiche Speciali, già finanziate e alla ZLS veneta si ripercuote anche nello sviluppo di Chioggia. Se questo è il governo più sordo di sempre alle esigenze del territorio, osservo che davanti alle esigenze di bandiera l’amministrazione comunale clodiense non protesta, non si attiva, non reagisce di fronte a ritardi esiziali. Nonostante la possibile perdita di investimenti preventivati da chi a ragione potrebbe scegliere ubicazioni differenti”, conclude Baldin.