giovedì, 28 Marzo 2024
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A Piove di Sacco 442 famiglie salve grazie al “bonus riscaldamento”

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A disposizione erano stati messi complessivamente 250 mila euro, divisi per due linee di finanziamento

Sono 442 i nuclei familiari che hanno avuto accesso al “bonus riscaldamento”, una delle misure sociali messe in campo alla fine del 2022 dall’amministrazione del sindaco Davide Gianella per sostenere le famiglie economicamente più fragili di Piove di Sacco. Il bando, scaduto a fine anno e riservato alle famiglie con Isee fino ai 20 mila euro,aveva come obiettivo di dare un ristoro per fare fronte al rincaro deicosti energetici, nello specifico quelli per provvedere a riscaldarela propria abitazione.

A disposizione erano stati messi complessivamente 250 mila euro, divisi per due linee di finanziamento. La prima (200 mila euro) era riservata gli utenti che si avvalgono delservizio di distribuzione del gas, la seconda (50 mila euro) percoloro che utilizzano altre fonti energetiche per il riscaldamentodellaprima casa, come bomboloni a metano e gpl, pellet, legna edenergia elettrica. All’esito della graduatoria finale sono statesoddisfatte 379 domande (167.250 euro) relative alle utenze del gas e 63 domande (27.300 euro) per quanto concerne le altre forme diapprovvigionamento energetico. Ai beneficiari è andato un bonusvariabile dai 350 ai 500 euro. Le istante respinte, fondamentalmente per mancanza di requisiti, sono state solo una decina.

“Per il bando avevamo fatto una valutazione sulla base di un’indagine legata al numero di Isee fino a 20 mila presenti nel nostro Comune – ricorda Paola Ranzato, assessore al Sociale – sulla base dei dati forniti daivari Caf operanti nel territorio. Abbiamo stanziato la cifra tenendo anche presente, monitorando i bandi precedenti, che non tutti i titolari dei requisiti partecipano. Ci siamo tenuti comunque piùlarghi delle statistiche acquisite, ma i numeri reali corrispondono auna tendenza che abbiamo già visto”.

A conti fatti quindi, non tutti icittadini con requisiti hanno presentato la domanda.

“Mi dispiace perché abbiamo notato che in corrispondenza della fascia Isee più alta – spiega la Ranzato – c’è stato il numero minore di domande. Forse,tra chi per la prima volta si è trovato veramente in difficoltà, c’è ancora un po’ di pudore nell’avvicinarsi a una richiesta di supporto. Siamo comunque molto soddisfatti dell’iniziativa. E’ la prima volta che ci approcciamo a un intervento così importante e 442 famiglie sonotante perché sono un riflesso di almeno 1.800 cittadini. Non è poco. Il bando è andato a sostenere quasi un 10% dei cittadini”.

(AlessandroCesarato)