Il sindaco Armelao: “La zona diventerà così di interesse oltre che naturalistico anche turistico”; l’assessore De Perini: “Adesso manca solo la firma ufficiale che auspichiamo arrivi presto”
Il comune di Chioggia sarà l’ente gestore delle Tegnue. La richiesta alla Regione per l’assegnazione della gestione di quest’area di mare antistante la città definita una “Zona di tutela biologica” (ZTB) è già stata inoltrata.
“Adesso manca la firma ufficiale della Regione – afferma l’assessore all’Ambiente Serena De Perini – che auspichiamo arrivi presto. La Giunta ha dato pieno mandato al Sindaco di sottoscrivere un protocollo d’intesa con cui il Comune di Chioggia si propone alla Regione come Ente Gestore del SIC (Sito di Interesse Comunitario), nonché zona di tutela biologica, già sito Natura 2000, denominato “Le Tegnue di Chioggia”.
“Finalmente dopo anni di assoluta incertezza – ha sottolineato il sindaco Mauro Armelao – si metterà la parola fine alla questione Tegnue. La zona diventerà così di interesse oltre che naturalistico anche turistico, con la proposta ai visitatori di un’esperienza unica. Quando saremo operativi scriverò alle forze di polizia che hanno i sommozzatori per creare una convezione con loro affinché possano immergersi alle Tegnue durante le loro esercitazioni così da mantenere vigilata la zona”.
Nella gestione dell’area il Comune di Chioggia sarà coadiuvato da partner tecnico-scientifici: Ente Parco naturale Regionale Delta del Po, ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale), Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Biologia. Il Protocollo ha validità di 6 anni.
Dall’assegnazione temporanea della gestione a quella definitiva
Già in passato il Comune di Chioggia era stato delegato dalla regione Veneto alla gestione temporanea, a titolo sperimentale, dell’area delle Tegnue, ma ora vi sono le condizioni per passare all’assegnazione definitiva della gestione.
Gli obiettivi che si prefigge il Comune riguarderanno l’uso sostenibile della biodiversità e dei servizi eco-sistemici; azioni di comunicazione, informazione ed educazione; la raccolta di dati di monitoraggio, in collaborazione con Università e Istituti di Ricerca; azioni di vigilanza dell’area attraverso convenzioni con la Capitaneria di Porto di Venezia ed eventuali altri organi di vigilanza che operano nel nostro territorio Comunale; un piano di fruizione turistica sostenibile.
Cosa sono le tegnue
Le Tegnue sono conformazioni rocciose uniche per la struttura e per gli organismi che le abitano. La presenza di queste “scogliere sommerse” era nota già nel 1700 e fu il naturalista chioggiotto l’abate Giuseppe Olivi che per primo le descrisse. La parola “Tegnue” deriva proprio dal dialetto locale e significa ‘trattenute’ ed il termine era usato dai pescatori per indicare la presenza di queste rocce su cui si impigliavano le reti.
Per questo importante passo verso la gestione delle Tegnue l’assessore De Perini oltre al sindaco ringrazia il consigliere regionale Marco Dolfin, il dirigente Lucio Napetti e Nazareno Gradara dell’ufficio comunale Ambiente ed Ecologia e Pietro Mescalchin, presidente dell’associazione Le Tegnue di Chioggia per il lavoro svolto in questi anni.
Eugenio Ferrarese