Frida Kahlo e Diego Rivera: una delle più travolgenti storie d’amore e di passione dell’intera storia dell’arte.
A Padova, al Centro Culturale Altinate San Gaetano, dal 14 febbraio al 4 giugno 2023, una grande, corale mostra racconta i due artisti messicani, assurti a miti a livello planetario. Padova sarà l’unica tappa italiana di uno storico tour mondiale.
Il nucleo fondamentale delle opere giunge dalla celeberrima collezione statunitense di Jacques e Natasha Gelman, lui regista di successo e raffinato collezionista, lei che, dopo la morte di lui, continua, con brillante competenza, ad arricchire la collezione, al motto – come ricorda nel suo saggio in catalogo Daniela Ferretti – “Adesso mi tocca lavorare per due”.
“Una coppia di artisti unica e anche per questo apriremo il giorno di San Valentino. Sarà una grande mostra che racconta la vita di una grande coppia internazionale Frida Kahlo e Diego Rivera. – spiega l’assessore alla cultura Andrea Colasio – Una coppia che rappresenta un grandissimo pezzo di storia, una mostra che viene da Melbourne, è tre anni che gira per il mondo, è stata a Londra e a New York e l’unica tappa italiana è a Padova al San Gaetano. La nostra città anche grazie all’Urbs Picta rappresenta uno snodo importante del viaggio di questa mostra, 23 opere di Frida Kahlo , 9 di Diego Rivera, e moltissime fotografie e ritratti eseguiti da famosi artisti dell’epoca, che tornerà a Città del Messico da dove è partita per non spostarsi più nei prossimi anni. ”
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, la mostra è organizzata dalla Vergel Foundation, MondoMostre e Skira, in collaborazione con l’Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura (INBAL), con la curatela di Daniela Ferretti.
” È quindi un’occasione irripetibile per confrontarsi con un’artista la cui cifra è assolutamente unica, non riconducibile e categorie tradizionali. Lei amava dire che il suo approccio alla pittura era il realismo magico che descriveva così in una frase: è come aprire un armadio e invece di trovarci vestiti trovare un leone. – spiega l’assessore alla cultura Andrea Colasio – Lei ha un rapporto fortissimo non solo con Rivera ma anche con la sua malattia che la assilla fin da bambina che era stata accentuata da un gravissimo incidente quando aveva 18 anni. Dovette rimanere a letto per quasi due anni e per lei la madre realizzò un letto a baldacchino con uno specchio. Ecco che così lei che non si era mai occupata di pittura cominciò a fare i suoi autoritratti, perché quello che poteva vedere nello specchio era lei. Questi autoritratti suscitano l’interesse prima di Rivera, poi di Kandinski, di Andrè Breton. È davvero una grande mostra che mi auguro possa trovare una risposta positiva nel pubblico non solo padovano e veneto“
Mostra
È una esposizione corale, quella che viene proposta al San Gaetano. Accanto alla grande pittura, ben 23 le opere di Frida Kahlo e 9 quelle di Diego Rivera, ad essere proposta, e non a caso, è anche la fotografia. Karl Wilhem Kahlo, ebreo tedesco emigrato in Messico, era un abile fotografo d’architettura.
È il Messico iconico, forte, vivo quello che emerge in questa mostra, quella terra e quelle persone che nella parte centrale del ‘900 attrasse intellettuali, artisti, militanti e avventurieri dal Vecchio Continente. E nessuno come Frida Kahlo e Diego Rivera ha saputo tradurre nell’arte quel mondo di passione, bellezza, forza e sofferenza.