giovedì, 21 Settembre 2023
 
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Padova, terremoto in Turchia. Aperta raccolta fondi attraverso la Caritas diocesana

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Solidarietà alle popolazioni terremotate di Siria e Turchia. Aperta una raccolta attraverso Caritas diocesana di Padova

La Chiesa di Padova si è fatta vicina alle popolazioni turca e siriana colpita dal terremoto fin dalle prime ore.

Una vicinanza che è ulteriormente sentita per il legame fraterno che c’è con la comunità cattolica guidata dal vicario apostolico dell’Anatolia mons. Paolo Bizzeti, che ha vissuto molti anni a Padova, dove ha anche ricevuto l’ordinazione episcopale nel 2015, e dove periodicamente ritorna.

«Abbiamo appreso dell’esito devastante del terremoto – commenta mons. Claudio Cipolla – delle migliaia di vittime e di persone che si trovano senza un tetto, edifici inagibili o completamente distrutti, compresa la cattedrale di Iskenderun in Turchia, dove proprio alcuni anni fa abbiamo celebrato insieme al vescovo Bizzeti e a un gruppo di preti giovani della nostra diocesi in viaggio formativo. Siamo profondamente addolorati e preghiamo per le vittime e le loro famiglie, per quanti sono feriti».

Una vicinanza che è ulteriormente sentita per il legame fraterno che c’è con il vicario apostolico dell’Anatolia e presidente di Caritas Turca, mons. Paolo Bizzeti, che ha vissuto molti anni a Padova, dove ha anche ricevuto l’ordinazione episcopale nel 2015, e dove periodicamente ritorna. Il vescovo Cipolla stesso insieme a un gruppo di giovani preti in viaggio formativo, alcuni anni fa ha celebrato insieme a mons. Bizzeti nella cattedrale, ora distrutta, di Iskenderun.

Situazione in drammatico divenire

Attualmente la situazione è in un divenire sempre più drammatico – segnala Caritas Italiana – e i bisogni umanitari sono enormi. Manca l’acqua potabile, l’elettricità, le vie di comunicazione sono interrotte, le condizioni metereologiche, inoltre con neve e temperature sotto lo zero, rendono i soccorsi più complicati acuendo la sofferenza e la paura della popolazione e facendo temere per l’incolumità dei tantissimi sfollati.

In Turchia la Caritas, in coordinamento con le autorità locali, sta accogliendo gli sfollati in luoghi sicuri all’aperto. Ha già distribuito coperte e pasti caldi per le persone sfollate a Iskenderun. Presso l’episcopio sono stato messi a disposizione spazi all’aperto che al momento restano i più sicuri.

In Siria, la Caritas locale era già attiva in gran parte del territorio colpito da prima del terremoto, con programmi di assistenza umanitaria, sanitaria e riabilitazione economica. Un’area particolarmente complessa che accoglieva già molti sfollati di una guerra che ha ancora focolai di conflitto. L’assistenza ai moltissimi sfollati e ai feriti è ora la sfida principale.

Solidarietà

La Chiesa di Padova si impegna a sostenere la popolazione turca e quella siriana, già provata da povertà e guerra, e per questo è possibile sostenere gli aiuti anche attraverso i canali della Caritas diocesana di Padova.

È possibile contribuire attraverso: attraverso

  • bonifico bancario (intestato a Caritas – Diocesi di Padova) presso:Banca Etica filiale di Padova – IBAN: IT58 H050 1812 1010 0001 1004 009
  • bollettino postale sul conto n° 102 923 57 (intestato a Caritas diocesana di Padova);

in entrambe i casi la causale è “Terremoto Turchia-Siria 2023

 
 
 

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