venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova, via libera al nuovo accordo per i canoni d’affitto concordato

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Nuovo accordo per i canoni d’affitto concordato, firmato il via libera a Palazzo Moroni

In un momento di profonda crisi abitativa, le associazioni degli inquilini, dei proprietari e degli studenti universitari hanno sottoscritto con la mediazione del Comune di Padova, il nuovo accordo territoriale per le locazioni a canone concordato.

L’emergenza abitativa è un problema che travolge non solo la nostra città, ma l’intero Paese.  –  afferma L’assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini – Crisi energetica e aumento dei costi, assenza di abitazioni, abuso delle locazioni di tipo turistico soprattutto nei centri storici sono questioni che riguardano tutti i territori. Arrivare a definire in modo congiunto e concordato l’accordo territoriale è un passo importante. Da parte nostra abbiamo ospitato tutti gli incontri delle varie parti, impegnandoci per quanto di nostra competenza e lavorando anche su temi come la rimodulazione dell’IMU. Vogliamo proseguire su questa strada mettendo sempre al centro il diritto all’abitare”.

  “Salutiamo con grande favore il fatto che le associazioni abbiano trovato una sintesi e siglato il nuovo accordo territoriale.  –  aggiunge l’assessore ai tributi Antonio Bressa  – Un atto molto importante perché dà il senso di una città dove le parti, pur rappresentando interessi diversi, hanno come obiettivo l’interesse generale della città e in questo caso le politiche abitative. Oltre al canone concordato incentiviamo l’accesso alla casa attraverso le disponibilità che abbiamo in termini di fisco locale, come la recente rimodulazione IMU, per favorire la messa a disposizione sul mercato di alloggi a un canone accessibile e quindi far fronte all’emergenza abitativa”.

Alla firma erano presenti Sicet, Sunia, Unione Inquilini, Uniat, Asppi, Sindacato Studenti Asu, Obiettivo Studenti, Udu Padova, Uppi, Federproprietari, Confedilizia ed Esu.

Le reazioni

Tutte le organizzazioni sindacali della proprietà e degli inquilini, con l’Ente per lo studio universitario e le associazioni degli studenti hanno condiviso e sottoscritto le modalità riguardanti il Contratto concertato per uso abitativo, il Contratto a uso transitorio e il Contratto per studenti universitari.

L’entità del canone è stata fissata dall’Accordo territoriale in importi minimi/massimi secondo la tipologia dell’alloggio e i proprietari che adotteranno questi contratti usufruiranno di sconti sull’IMU.

Soddisfatti di essere arrivati a questa firma, abbiamo lavorato con grande pragmatismo per questo risultato. Questo rinnovo è solo una delle azioni sulle quali abbiamo lavorato: ad esempio le agevolazioni e la rimodulazione IMU sono state un altro passo importante, ma c’è anche il tema del protocollo sfratti siglato dicembre 2021, che ora va reso operativo. –  dichiara Giulia Zago Sicet Cisl  – Lo sforzo che continuiamo a chiedere è quello dell’abolizione del 21% della cedolare secca sul canone libero, che sarebbe utile per agevolare ulteriormente le locazioni concordate”. 

Soddisfatti di essere arrivati a questa firma. Il tema della casa è un tema di carattere più generale, che riguarda tutta la città e coinvolge tutte le competenze dell’AmministrazioneAnnibale Mantovani, per ASPPI – Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari dichiara – Abbiamo già sollecitato il Governo perché la possibilità di queste agevolazioni si possa estendere a tutti i Comuni e continuiamo a fare la nostra parte”.

In questo momento da un lato l’Europa impone ai proprietari l’efficientamento degli immobili, dall’altro il Governo fa provvedimenti in cui toglie la possibilità di sconto in fattura e cessione del credito. –  dichiara  Moreno Mantovani di Confedilizia È un tema che riguarda anche le parti qui oggi, perché come faranno i proprietari ad affrontare i costi richiesti e allo stesso tempo utilizzare strumenti come il canone concordato? Auspichiamo il Governo ripensi questi provvedimenti, altrimenti abitare le città sarà sempre più complicato”.

 

Con le altre associazioni siamo promotori di questi nuovi accordi, e siamo convinti servano a stimolare,  –  conclude Silvio Barbiero, UPPI –  unitamente alla rimodulazione IMU, l’immissione sul mercato di immobili oggi sfitti”.

Esu

Calmierare i prezzi è oggi più che mai necessario. In città si arrivano a trovare tariffe anche oltre i 600 euro per una stanza e non è tollerabile.  –  commenta il presidente Giuseppe Maschera Come ESU abbiamo aperto il bando per l’alloggio anche ai non borsisti e sono oltre 300 le richieste pervenute. Siamo molto convinti di questa firma, e continuiamo a lavorare per garantire diritto allo studio”. 

Studenti

L’Ateneo sta puntando molto sull’internazionalizzazione, significa attrarre molti studenti e studentesse dall’estero.  – Emma Ruzzon, presidente del Consiglio degli Studenti – A loro non solo va garantito un alloggio, con adeguato accompagnamento, ma serve agire anche per risolvere il problema del razzismo, che spesso fa sì che alle persone straniere vengano chiuse le porte in faccia”.

Bene questa firma, crediamo sia uno strumento importante di tutela per la componente studentesca.  –  dichiara Fabiana Iannone dell’Associazione Studenti Universitari – Va affiancato da altri interventi e spesso sentiamo dire che non ci sono risorse per metterli in campo. Serve quindi intervenire sul tema sulle leve fiscali, non solo per quanto riguarda l’IMU ma anche sull’Irpef, sia quello comunale, che quello regionale. Padova è una città di grande rilevanza in Veneto e dovrebbe fare pressioni sulla Regione”.

 

 

Ci riteniamo soddisfatti di aver rinnovato una forma di tutela per gli studenti, uno strumento non scontato nelle altre città studentesche.  – Domenico Amico di Studenti Per dichiaraÈ necessario garantire agli studenti la sicurezza di poter trovare casa, soprattutto in un momento in cui è evidente il problema della saturazione del mercato da un lato e l’abuso di forme contrattuali illecite dall’altro. Serve collaborazione anche con l’Amministrazione per tutelare maggiormente le parti e informare sui diritti”.