Slitta all’estate prossima il ticket per entrare a Venezia. Per i consiglieri di Lega-LV Baldin e Michieletto: “La scelta di far pagare non risolve i problemi della città”
E’ stata approvata ieri, martedì 7 febbraio, in Consiglio regionale del Veneto, la risoluzione sul ticket d’ingresso a Venezia. In aula sono state discusse congiuntamente la Mozione n. 350, presentata dalla Capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, e la Risoluzione n. 72, illustrata dal Consigliere di Lega-LV Gabriele Michieletto. La Mozione, respinta dall’Aula, giudicava il contributo una misura, da sottoporre a una consultazione popolare, lesiva per una città trattata dal Sindaco come una unità produttiva.
Il ticket di ingresso per entrare a Venezia, slitta però dal 16 gennaio all’estate prossima. “Abbiamo appreso – osservano i consiglieri – che l’idea del ticket d’ingresso proposta lo scorso anno dal primo cittadino di Venezia, di tassare i turisti in entrata, nel nostro capoluogo di Regione, sarà spostata probabilmente di un anno. A prescindere da quello che deciderà Venezia, chiediamo nuovamente che per tutti i Veneti non sia previsto un ticket, una tassa d’ingresso, una foto, un essere schedati da parte di un ente senza alcun motivo. Venezia non è Gardaland. La scelta di far pagare un ulteriore obolo non risolve i problemi della città lagunare. A Venezia arrivano migliaia di persone per lavorare, per motivi studio, cause al tribunale, di fatto pendolari per infiniti motivi, dal professionista, all’azienda e potremmo andare avanti ancora. È assolutamente impossibile avere un controllo efficace e capillare su chiunque entri ed esca, ed esiste già una tassa di soggiorno per chi dorme a Venezia, tassa che contribuisce a gestire il capoluogo veneto”
Critiche condivise anche dai Consiglieri del Partito Democratico Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, mentre la Risoluzione, approvata con 43 voti favorevoli e un astenuto, esorta il Comune di Venezia a valutare in ogni caso la possibilità di escludere interamente e senza nessuna limitazione i residenti nella Regione del Veneto dal pagamento dal ticket di ingresso.
“Probabilmente l’amministrazione comunale di Venezia, che ha procrastinato ancora la decisione sul ticket d’ingresso, è giunta a conclusione di aver prodotto un provvedimento assolutamente lacunoso sotto molti punti di vista. E’ importante che l’amministrazione comunale, si sia presa del tempo per rivedere il provvedimento. Ribadiamo ancora una volta che i Veneti non dovranno pagare il ticket d’ingresso anche in presenza di quel turismo definito mordi e fuggi. Tuttavia, non si può trasformare la città di Venezia in un circo di lusso. Venezia non è Gardaland – ribadiscono e concludono Michieletto e Vianello – e l’accesso alla città deve essere garantito a tutti”.