giovedì, 28 Marzo 2024
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Prende il via la prima Comunità energetica rinnovabile solidale di Mirano

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Entro la fine di aprile la CERS (Comunità energetica rinnovabile solidale) sarà formalmente costituita; nel frattempo verrà redatto il regolamento e svolta l’assemblea pubblica

E’ fresca la notizia data alla cittadinanza dal sindaco Tiziano Baggio e l’Assessore alle politiche per la transizione energetica, comunità energetiche e sportello energia, Francesco Venturini, che hanno sottoscritto ieri, in rappresentanza del Comune di Mirano quale ente promotore, la lettera d’intenti per costituire la prima Comunità Energetica Rinnovabile Solidale (CERS) di Mirano unitamente ai tredici soci fondatori: IPAB Mariutto, Federconsumatori Mestre, Circolo Legambiente del Miranese, Mirano Nuoto, Acli Coop, CNA Miranese, Parrocchie di Vetrego e San Leopoldo, Confapi, Confcommercio oltre ad alcuni privati cittadini ed imprese (Cast Group Srl e Autocarrozzeria Antonello Srl).

Entro la fine di aprile la CERS sarà formalmente costituita; nel frattempo verrà redatto il regolamento e svolta l’assemblea pubblica.

La “comunità energetica”, come definita dalla più recente normativa, è un’associazione costituita da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati che decidono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili che sarà auto consumata tramite un modello di condivisione locale.

La CERS è quindi una nuova figura giuridica con capacità di investire per realizzare un impianto di produzione di sua proprietà, che permette di consumare l’energia prodotta anche a coloro che non dispongono di impianti.

“In questi mesidichiara l’assessore Venturiniabbiamo delineato il modello di CERS e coinvolto soggetti del territorio appartenenti a diverse categorie con l’obiettivo di coinvolgere in questo primo progetto figure significative della comunità. Questo ha portato alla condivisione del progetto coi primi soci fondatori che oggi hanno firmato la lettera di impegno a costituire formalmente in tempi rapidi la CERS di Mirano. Da oggi inizia anche il percorso per la costituzione della seconda CERS, che coinvolgerà in particolare le frazioni, proseguendo nella realizzazione del programma dell’Amministrazione comunale fortemente orientato alla transizione ecologica”.

“Siamo particolarmente orgogliosiafferma il Sindaco Baggiodi aver coinvolto in questo primo progetto l’IPAB Mariutto, un’istituzione molto importante del territorio che è in particolare difficoltà a causa dell’aumento dei costi energetici e che otterrà grandi risparmi a seguito degli investimenti che la CERS realizzerà per produrre l’energia da fonte rinnovabile. Ringrazio tutti i componenti della comunità che hanno accettato di condividere con la Città questo entusiasmante percorso verso un futuro migliore, anche per il fatto di aver deciso che una parte degli incentivi che saranno erogati vengano destinati allo sviluppo di progetti sociali”.

Le comunità energetiche sono forme di aggregazione socioeconomiche che, con uno sguardo al futuro, affrontano il problema dell’autosussistenza energetica con l’obiettivo di rendere cittadini e imprese dei “prosumer”, ossia produttori ed al tempo stesso consumatori dell’energia prodotta da fonti rigorosamente rinnovabili. Ma in realtà potranno far parte della comunità anche i consumer, coloro che non sono in grado di dotarsi di un sistema fotovoltaico, ma che intendono partecipare ai vantaggi della formula comunitaria.

Potranno aderire alle CERS tutti quei soggetti che si riconosceranno nel regolamento che verrà proposto.

Le finalità alla base della CERS di Mirano saranno: la lotta allo spreco energetico; la condivisione di energia a prezzi vantaggiosi, infatti a una maggiore autosufficienza energetica consegue un notevole abbattimento dei costi in bolletta; la possibilità di ridurre notevolmente le emissioni di CO2; il sostegno di iniziative sociali tramite i benefici economici che produrrà la CERS.

La creazione di comunità energetiche è una nuova tendenza in rapida crescita Europa. Si stima che, entro il 2050, ben 264 milioni di cittadini europei si uniranno al mercato energetico come, appunto, dei “prosumer” e genereranno il 45% circa dell’elettricità rinnovabile complessiva delle comunità.

Pertanto, fare parte di una comunità energetica o di un gruppo di auto consumatori collettivi può renderci tutti protagonisti attivi nella gestione dei flussi energetici.