Per l’Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta” il comparto dei piccoli trasportatori artigiani è tra l’incudine e il martello
Il settore dell’autotrasporto artigiano nel comprensorio della Riviera del Brenta è in seria difficoltà. A fare il punto della situazione è Francesco Brambilla, capo categoria dell’Associazione Artigiani Piccola e Media impresa “Città della Riviera del Brenta” e membro del direttivo dell’Associazione. “La situazione – spiega Brambilla – è abbastanza complicata. Con l’arrivo del nuovo anno abbiamo registrato la chiusura di circa una decina di aziende nel nostro territorio. Da un lato ci sono state le aziende che hanno chiuso per pensionamento dei titolari, con attività che non sono state portate avanti dai figli, dall’altro invece si registra una situazione in cui ci sono acquisizioni di aziende da parte di compagnie più grosse. Alcuni da proprietari sono diventati dipendenti. In questa situazione si inserisce anche il problema della questione legata al caro carburante”.
“Le aziende da una settantina che erano nel 2022 – continua Brambilla – si sono ridotte a circa una sessantina nel 2023. Il comparto dei piccoli trasportatori artigiani in Riviera del Brenta è preso insomma fra l’incudine e il martello. Una situazione complicata dal fatto che poi ci sono problemi di approvvigionamento dell’additivo Ad blu”. Francesco Brambilla sottolinea come, per andare incontro alle esigenze della clientela, nonostante il caro carburante al quale non si è trovata una soluzione, i trasportatori locali diminuiscono i loro utili. “La categoria – conclude – rischia i sparire se non si interviene con politiche di aiuto e defiscalizzazione spinte in un momento che consideriamo davvero drammatico“.