giovedì, 28 Marzo 2024
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Sanità: recuperato in Veneto l’83% delle liste d’attesa causate della pandemia

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Nella specialistica ambulatoriale recuperato il 100%. Per l’assessore Lanzarin: “Possiamo guardare al lavoro fatto con soddisfazione”

I dati del monitoraggio sulla gestione delle liste d’attesa, dopo le restrizioni della pandemia, segnalano un recupero dell’83% delle prestazioni sanitarie. Ad annunciarlo è stata oggi, mercoledì 15 febbraio, l’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, presentando i dati aggiornati alla fine dell’anno scorso, del Piano operativo per il recupero delle liste d’attesa condotto dalla Regione del Veneto.

Con riferimento all’arco temporale tra marzo 2020 e febbraio 2022, su circa 450.000 prestazioni complessive sospese risultano erogate oltre 374.000, comprendendo i ricoveri ospedalieri e la specialistica ambulatoriale. Il recupero sta ancora continuando ma possiamo guardare al lavoro fatto con soddisfazione. I dati riguardano l’attività programmabile perché tutta quella d’urgenza o comunque non differibile, per specificità o gravità, è stata garantita ed erogata anche nei periodi di sospensione”.

“Nel dare concretezza al piano di recupero – sottolinea l’Assessore – abbiamo investito
quasi 41 milioni di euro provenienti dai finanziamenti nazionali allo scopo destinati.
Abbiamo provveduto all’acquisto di prestazioni aggiuntive del nostro personale
sanitario, col reclutamento di nuovo personale a tempo determinato e con quote di
budget aggiuntive del privato accreditato convenzionato. Ora, sappiamo che sono stati
stanziati ulteriori 500 milioni e che al Veneto dovrebbero spettarne altri 40 milioni
circa. Quando ne avremo la certezza metteremo in campo un nuovo piano di interventi
per aggredire le circa 150.000 prestazioni sospese che si sono accumulate dal 2022 a
oggi. Queste ultime hanno una natura ben precisa non solo perché c’è un’attività
prescrittiva molto più forte conseguenza del post Covid ma anche perché è legata a una
carenza di personale che non sempre ci consente di essere così puntuali come
vorremmo”.

I dati presentati riferiti all’attività sospesa tra marzo 2020 e febbraio 2022, segnalano
tra l’altro un recupero del 100% dell’attività specialistica ambulatoriale, del 90% nella
chirurgia ambulatoriale, del 97% nello screening.

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