martedì, 16 Aprile 2024
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Veneto, Lorenzoni attacca: “Inaccettabile l’ostinata e scomposta difesa delle frequentazioni politiche russe da parte di alcuni leghisti veneti”

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“Ostinarsi a difendere, talvolta in maniera scomposta, tali relazioni dopo il 24 febbraio 2022, quando la Russia ha attaccato militarmente l’Ucraina, è inaccettabile”

Arturo Lorenzoni, Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, non ci sta. “Prima del 2014 l’accompagnamento delle imprese italiane in Russia era comprensibile e legittimo: in un grande Paese, con alti capitali da investire e con una forte tradizione industriale, vi possono essere degli ottimi partner sul piano economico. Già però promuovere tali relazioni, politiche ed economiche, in Crimea dopo l’annessione russa del 2014, non riconosciuta a livello internazionale, era un passo azzardato – commenta il Portavoce, e aggiunge -: Ostinarsi a difendere, talvolta in maniera scomposta, tali relazioni dopo il 24 febbraio 2022, quando la Russia ha attaccato militarmente l’Ucraina, è inaccettabile”.

“Come non mettere in discussione il regime russo, responsabile di un’aggressione militare che ha già causato centinaia di migliaia di morti? I leghisti veneti – prosegue il consigliere – usino le loro relazioni in Russia per mettere pressioni sul dittatore al fine di fermare l’invasione, non per criticare la legittima aspirazione di Kiev di stare sotto la protezione della Nato. Non si tratta di andare contro il popolo russo, anch’esso vittima della politica violenta e isolazionista di un dittatore in cerca di consenso con il metodo del sopruso verso i nemici esterni, ma di prendere le distanze da una politica drammaticamente violenta. Con questo loro comportamento, mettono in discussione le basi del posizionamento strategico dell’Italia e questo non è accettabile”, conclude Lorenzoni.

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