La prima in uso in Veneto, una delle pochissime in Italia
Un passo in avanti, un modo innovativo per entrare nei particolari del tumore e quindi per agire in modo ancora più efficace e localizzato. Al Policlinico di Abano è stata installata una nuova risonanza magnetica da 1,5 tesla che permette di ottenere immagini ad alto contrasto ed elevata qualità per localizzare i tumori solidi e pianificarne il trattamento con la radioterapia oncologica. Grazie ad accessori dedicati e software basati sull’intelligenza artificiale, consente un’individuazione ad altissima precisione del perimetro delle lesioni, in modo da aiutare l’équipe di Radioterapia a colpire in maniera “chirurgica” il bersaglio e risparmiare, seduta dopo seduta, i tessuti sani circostanti. E’ la prima del genere in uso in Veneto e una delle pochissime installate in Italia. Lo studio morfologico e funzionale delle neoplasie – in particolare quelle della prostata si basa sull’acquisizione di immagini tridimensionali di alta qualità.
Il Policlinico Abano ha investito, dunque, ingenti risorse, pari a quasi un milione e 700 mila euro, in una tecnologia che rappresenta l’approccio più innovativo alla pianificazione delle sedute di radioterapia e alla predisposizione di un piano terapeutico sempre più “su misura” per il paziente. La visualizzazione ancor più definita dei tessuti molli e degli organi a rischio vicino alla neoplasia e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale supportano il percorso clinico e consentono la miglior ottimizzazione della dose da erogare per combattere il tumore.
Ha spiegato Alessandro Testolin, responsabile della Radioterapia, “La delineazione del volume bersaglio e dei suoi contorni consente di pianificare i trattamenti radioterapici con una precisione ancor più elevata e di ottenere informazioni sia sulla caratterizzazione del tumore sia sulla risposta al trattamento anche da una seduta a un’altra. Inoltre, l’esame ha una durata che va dai 15 ai 30 minuti per un maggior comfort del paziente che vi si sottopone e le immagini vengono acquisite nella stessa posizione che il paziente assumerà durante la radioterapia”.
Aggiunge Marco Fusella, specialista in Fisica Medica, “Ogni accessorio e software dedicato, dopo un opportuno periodo di test assieme ai colleghi tecnici di radiologici, è ormai implementato nel percorso di trattamento, con lo scopo di migliorare sensibilmente la qualità delle terapie dei nostri pazienti e la sicurezza. Inoltre, grazie a questa tecnologia, per il Policlinico si aprono altre importanti collaborazioni scientifiche internazionali in campo oncologico”.
Il Policlinico Abano, inoltre, ha recentemente rinnovato la “vecchia” risonanza magnetica da 1,5 tesla potenziandola a 3 tesla e rendendola completamente digitale con un investimento di circa 800 mila euro, come ha ricordato la responsabile della Radiologia Xenia Raspanti.
“Il nostro reparto di radiologia – spiega la dottoressa Raspanti – può contare su apparecchiature di ultima generazione. Le nostre tecnologie sono altamente performanti e consentono esecuzione di esami più rapidi”.
La risonanza da 1.5 tesla ha un gantry – il tubo in cui viene collocato il paziente – di 70 cm di diametro e, quindi, offre un comfort maggiore durante l’esecuzione dell’esame sia per i pazienti obesi sia per quelli claustrofobici
Federico Franchin