martedì, 28 Marzo 2023

Banner edizioni
HomeBreaking NewsApprovata riforma fiscale dal Governo

Approvata riforma fiscale dal Governo

Banner edizioni

Approvata la riforma fiscale del governo, Meloni “un cambiamento epocale per l’Italia” ma l’opposizione è contraria

Il Consiglio dei ministri ha approvato la delega fiscale, che introduce importanti cambiamenti nel sistema fiscale italiano. Tra le novità ci sono una nuova Irpef a tre aliquote, l’azzeramento dell’Iva per i beni di prima necessità, l’eliminazione graduale dell’Irap per le imprese e una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e assume. Il governo vuole anche instaurare un dialogo tra contribuenti e amministrazione finanziaria, creando il ‘Fisco amico’. Tuttavia, le opposizioni e i sindacati vedono solo condoni e favori ai più ricchi. La riforma deve ancora essere approvata dal Parlamento e servirà anche un varo dei decreti delegati che dovranno contenere anche le opportune coperture finanziarie.

La premier, Giorgia Meloni, ha dichiarato che “questa riforma fiscale rappresenta una vera e propria svolta per l’Italia. Si tratta di una riforma epocale, strutturale e organica, che introduce importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese, e che punta a ridurre la pressione fiscale, favorire gli investimenti e le assunzioni” spiega, “L’obiettivo è creare un’idea di Italia vicina alle esigenze dei contribuenti e attrattiva per le aziende.

La riforma fiscale prevede una riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3, con le due ipotesi di 23%, 27% e 43% o 23%, 33%, 43%. Si prevede inoltre un rafforzamento dell’adempimento collaborativo e un concordato preventivo biennale. L’obiettivo del governo è anche quello di riscrivere le regole della lotta all’evasione fiscale, che diventa preventiva e non più repressiva. Ci saranno sanzioni penali attenuate per i contribuenti che non sono stati in grado di pagare e per le imprese che collaborano con il Fisco.

Critiche da opposizioni e sindacati:”favori e condoni ai più ricchi mentre il popolo paga”

Non ci stanno le opposizioni e i sindacati che intravedono condoni e favori ai più ricchi, in quanto una riforma che va verso l’appiattimento della tassazione è destinata ad accentuare le differenze tra classi alte e medio-basse. “Io mi sono rotto le scatole – dice senza giri di parole il segretario Cgil, Maurizio Landini non ci sto più che sono io che pago le tasse anche per quelli che non le pagano, quando le potrebbero pagare più di me”. Anche Elly Schlein, neoeletta segretaria del PD e Giuseppe Conte, leader del 5stelle si dicono contrari a “una riforma recessiva che privilegia i più ricchi” e pronti a scendere in piazza a fianco dei sindacati.

Enrico Caccin

Banner edizioni
Banner edizioni
Banner edizioni

Le più lette

Banner edizioni
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy