giovedì, 21 Settembre 2023
 
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Autonomia del Veneto, la parola passa al Parlamento

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Dopo il via libera del progetto alla Conferenza delle Regioni e a quella Unificata

PADOVA 08–11-2020
IL GOVERNATORE DEL VENETO – LUCA ZAIA
©NICOLA FOSSELLA

Un altro passo avanti sulla strada dell’autonoma differenziata. Ma il cammino è ancora lungo e non privo di incognite, adesso che la palla passa al Parlamento. E si sa quanto l’Aula possa rivelarsi insidiosa anche per progetti che godono di un ampio consenso e per riforme che sembrano mettere tutti d’accordo. Intanto il disegno di legge che porta il nome di Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie, ha incassato nel giro di poche ore il via libera da parte della Conferenza delle Regioni e dalla Conferenza Unificata, aprendo di fatto il confronto parlamentare sul percorso di autonomia differenziata. Il governatore veneto Luca Zaia non può che compiacersi: “Prende sempre più forma il progetto per dare compimento al dettato costituzionale. L’autonomia, infatti, è prevista dalla Costituzione ed è la chiave per un profilo di modernità, di efficienza e di modernità dell’amministrazione della cosa pubblica che avrà quella ricaduta positiva attesa dai cittadini. Il centralismo èl’equa divisione del malessere, l’autonomia è l’equa divisione del benessere. Questa Italia a due velocità deve finire e le regioni devono essere tutte messe nelle condizioni di dare servizi e risposte ai loro cittadini”.

Detto questo il presidente del Veneto si rivolge anche alle quattro Regioni che invece hanno espresso parere contrario: Campania, Puglia, Emilia Romagna e Toscana: “Rispetto la scelta: hanno fatto dei distinguo ma, è da notare, che non si sono pronunciate contro l’autonomia, lamentandosi più che altro delle modalità. Da parte nostra c’è soddisfazione ma colgo anche un grande senso di responsabilità da parte di tutti noi e del ministro Calderoli a cui va il mio ringraziamento per l’impegno che continua a dimostrare. Da parte nostra c’è la volontà di vedere riconosciuto fino in fondo che questo è un progetto serio, che non spacca l’Italia e darà opportunità a tutti, anche a quella foresta che cresce e che non ha ancora voce”.

Di autonomia hanno parlato anche i presidenti dei consigli regionali in occasione dell’incontro a Roma con il ministro Calderoli. “Il confronto con gli enti territoriali è sempre proficuo, – ha dichiarato – sull’autonomia c’è coinvolgimento e attenzione” ha dichiarato il Ministro. “È stato un incontro costruttivo e molto utile – ha sottolineato il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambettiabbiamo apprezzato la concretezza del ministro. Abbiamo concordato su come la natura del processo decisionale, connesso all’esercizio di più ampie funzioni delegate alle Regioni, debba coinvolgere anche il rispettivo Consiglio regionale e abbiamo auspicato che il Ministro possa farsi portavoce di questa sensibilità in Parlamento, quando avranno luogo le audizioni dei soggetti istituzionali deputati”. I presidenti dei consigli regionali hanno anche espresso la necessità di integrare la Commissione bicamerale per le questioni regionali con i rappresentanti delle autonomie, in modo da rafforzare il principio di equilibrio tra esecutivo e legislativo, anche per garantire un corretto bilanciamento del sistema delle Conferenze, nell’ottica della leale collaborazione, come spiegato dallo stesso ministro Calderoli.

 
 
 

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