sabato, 20 Aprile 2024
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Cavarzere, Munari: “Noi faremo campagna per il sì; il sindaco Aggio sosterrà le ragioni del no”

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Munari: “Non comprendo chi dice no alla fusione. Lo fanno senza alcuna valutazione, solo per una presa di posizione politica”

Il Comune di Cavarzere riprende il percorso per la fusione con Cona. Nonostante l’altra amministrazione comunale direttamente coinvolta ripeta in ogni occasione il proprio “no” al progetto, la giunta Munari tira dritto per la sua strada. Nelle settimane scorse infatti è stato organizzato un incontro con la cittadinanza per tornare ad approfondire il tema, spiegare quelli che secondo il municipio sono i vantaggi del progetto e i passi da effettuare. Ma soprattutto, per tornare ad approfondire lo studio di fattibilità che è alla base di tutto.

Sindaco, dunque si va avanti?
“Certo, come promesso e annunciato procediamo con gli incontri con la cittadinanza di Cavarzere aperti ovviamente anche a quelli di Cona. Lo scorso 13 febbraio abbiamo avuto ospite in città l’assessore regionale agli Enti locali Francesco Calzavara, esperto che ha elaborato lo studio di fattibilità della fusione. Insieme a lui, anche il sindaco di Longarone Roberto Padrin, che ha portato la sua preziosa testimonianza, dato che il suo Comune si è fuso con un comune più piccolo. Presente anche Antonio Cestari, consulente dello Studio Sintesi. Abbiamo parlato dei pro e degli eventuali contro”.

Ma il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, è stato categorico e fermo nel suo no.
“Non comprendo chi dice no alla fusione. Lo fanno senza alcuna valutazione, solo per una presa di posizione politica. E così si assumono un peso grandissimo nei confronti della cittadinanza, di fatto dicendo di no al loro posto. Lo reputo un errore e un’eredità politica pesante, con i servizi che arrancano, il sindaco di Cona che deve fare le carte di identità, la macchina amministrativa che non sta dietro alla burocrazia impedendo di cogliere le opportunità del Pnrr. Già noi, che siamo più grandi e abbiamo più forze, non riusciamo a stare dietro a tutto… Senza contare le difficoltà economiche e di gestione dell’ente. Insomma, si pongono dei grandi limiti”.

E quindi?
“Andiamo a referendum, loro faranno la campagna per il no, io per il sì. Ma dire no alla fusione non vuol dire tutelare i cittadini”.

Giorgia Gay