È stata presentata la relazione sull’applicazione della legge regionale del Veneto relativa al biennio 2020-2021 presso la commissione Sanità. Dal documento analizzato da GiocoNews, emerge che nel 2020 i giocatori patologici in cura nella nostra regione erano 1.454, 322 dei quali nuovi pazienti. Dati in leggera diminuzione nel successivo 2021, quando i nuovi ingressi sono stati pari a 275 e il totale dei pazienti è pure sceso di un centinaio di unità, fino a 1.345.
Meditazione, realtà virtuale e app a servizio della formazione
Oltre ai numeri, nell’elaborato vengono menzionate le misure intraprese dalle diverse realtà locali, fra cui spiccano tecnologia e tecniche meditative.
Degno di nota è infatti il percorso intrapreso dall’unità complessa per le dipendenze di Verona, che sfrutta la disciplina della mindfulness nella terapia per il gruppo: tramite video e lezioni si intende educare i pazienti a una delle pratiche di meditazione più famose del mondo, per il contrasto del gioco patologico.
La tecnologia entra invece in ballo grazie all’applicazione “Chiama&Vinci”, messa a punto dalla Ulss 3 Serenissima, che va a integrare il servizio offerto dalla Regione Veneto sul sito dedicato ai percorsi di supporto e cura, nonché nel progetto della Ulss 6 Euganea. Quest’ultima sta attuando uno studio sperimentale per uno screening volto a identificare la vulnerabilità neurobiologica individuale in relazione alla dipendenza da gioco d’azzardo. Gli strumenti introdotti a tal fine sono cardiofrequenzimetro, smartphone e visore per la realtà virtuale.
Non mancano poi gli approcci più tradizionali, come quello sposato dalla Ulss 7 Pedemontana, che ha investito nell’accompagnamento dei pazienti in percorsi laboratoriali grazie al supporto di equipe multiprofessionali, e quello della Ulss 8 Berica che punta sulle comunità terapeutiche del territorio.
Il gioco responsabile è il futuro del settore: dal Veneto al panorama internazionale
Un connubio di terapie classiche e innovative che mira a educare i giocatori nell’indirizzo di un gioco responsabile, un mondo dominato da regolamentazione e sicurezza verso il quale si sta dirigendo non solo la nostra regione, ma l’intero panorama mondiale del gambling, come si legge fra le righe del blog specializzato ItalCasino.
A confermarlo sono studi internazionali condotti da pilastri di settore come l’azienda Softswiss che ha analizzato un vasto campione per comprendere quali siano le future tendenze di una delle economie più fruttifere a livello globale.
Legalità, trasparenza e sicurezza sono i tre capisaldi che emergono dallo studio tradotto da ItalCasino.net: il 60% degli intervistati ritiene cruciale che la piattaforma di gioco sia munita di licenza e di metodi di pagamento sicuri e certificati.
La diffusione delle buone pratiche di gioco legale e responsabile è quindi la chiave per la lotta al mercato nero e al lato più oscuro del gambling, soprattutto per quanto riguarda la divisione di gioco online, la cui rapida espansione necessita di adeguate misure di sicurezza.
Secondo gli studi della commissione specializzata, gli strumenti messi in campo finora hanno dato ottimi frutti: dal 2020 al 2022 è infatti diminuito il numero di giocatori problematici che, in termini percentuali, è calato dal 9,6% al 5,97%.
Sono state inoltre sventate frodi per un valore pari a 15 miliardi di euro, grazie all’approccio multistrato che ha reso possibile l’identificazione di ladri d’identità e di truffatori. Un risultato possibile grazie ai più evoluti strumenti informatici disponibili grazie agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che permette di studiare comportamenti e individuare pattern ed eventuali casi devianti sui quali intervenire.
Nuovi approcci e nuove modalità che si servono anche della più moderna tecnologia si mettono dunque al servizio del tema centrale del gioco d’azzardo: quello del gioco sicuro e responsabile, raggiungibile solo attraverso la consapevolezza e un’adeguata formazione.
E i risultati finora evidenziati sembrano lasciare ottime speranze per il futuro.