giovedì, 28 Marzo 2024
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Dall’Afghanistan ad Albignasego: l’8 marzo l’incontro con Behnaz, la Malala di Herat

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Martedì 8 marzo 2023, in occasione della Festa della donna, a partire dalle 20.45 l’incontro “La grande forza interiore – testimonianza di Behnaz”

Donna musulmana
Donna musulmana

Behnaz, 27 anni, è nata e cresciuta a Herat, in Afghanistan. Nel suo Paese era impegnata da tempo nell’educazione delle ragazze e nella promozione dei diritti delle donne, temi che portava anche nei villaggi più remoti, ma l’avvento dei talebani ha spazzato via tutti i suoi sogni e i suoi progetti. Grazie ai corridoi umanitari è arrivata in Italia e dal novembre 2021 ha “trovato casa” ad Albignasego, ospite di una famiglia che ha aderito al progetto europeo Embracin che vede come capofila il Comune di Padova.

Martedì 8 marzo 2023 – in occasione della Festa della donna – a partire dalle 20.45 poterà la sua intensa testimonianza durante l’incontro”La grande forza interiore – testimonianza di Behnaz”, promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Albignasego e in programma nella Sala Verdi di Villa Obizzi.

L’appuntamento – introdotto dall’assessore alle Pari Opportunità Anna Franco e dalla Presidente della Commissione Denise Barison – sarà occasione per ascoltare il racconto della giovane afghana che ripercorrerà alcuni tratti della storia del suo paese, proporrà una riflessione sulla condizione attuale della donna e parlerà della sua esperienza personale.

I racconti della giovane attivista per i diritti umani saranno intervallati dai reading a cura della poetessa Federica Simonetto e dal musicista Fabio Romanato.

“Una straordinaria opportunità – spiega il Sindaco Filippo Giacinti – per ascoltare la voce di una nostra concittadina, una storia di grande coraggio”.

“Sulla drammatica situazione che vivono le donne in Afghanistan – precisa l’assessore Franco – negli ultimi anni i riflettori si sono un po’ spenti. La voce di Behnaz, così vicina a noi, ci aiuta a “tenere accesa la luce” e a risvegliare le coscienze. Ascoltare la sua testimonianza ci sembra il modo migliore per celebrare l’8 marzo, ricordando tutte le donne che nel mondo ancora oggi sono private delle libertà fondamentali, a partire dal diritto all’istruzione”.