venerdì, 29 Marzo 2024
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Dolo, Silvia Pini è la prima primaria ortopedica del Veneto

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Silvia Pini è la terza donna a capo di un reparto di Ortopedia in Italia: da pochi giorni guida quello dell’ospedale di Dolo, “Sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia”

Il genere non è marcia in più, né in meno”. Sono parole di Silvia Pini, la prima donna a capo di un reparto di Ortopedia in Veneto. La terza in Italia. Dal primo marzo è il nuovo primario ortopedico dell’ospedale di Dolo, in provincia di Venezia.

“E sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia – dice -. Il giorno in cui, e con questa nomina quel giorno per me è arrivato, in quanto donna non devo dimostrare niente a nessuno. Quando le donne perdono tempo a cercare di dimostrare quello che valgono in più rispetto agli uomini, hanno già perso. Io mi impegno a fare il mio lavoro, a dare quello che ho e che so. La cosa che manca ora, nella mia branca specialistica, è l’esempio di altre donne ai vertici. Sarà più semplice per le donne che verranno dopo, avranno una strada finalmente già battuta”.

E sulla forza fisica ritenuta da molti importante in sala operatoria, “penso che non serva sempre, anzi – spiega -. È fondamentale invece l’ingegno, la giusta leva, calcolare le giuste linee di forza”.

“Ha vinto il concorso il più bravo, il più titolato e il più preparato ortopedico tra una rosa di professionisti d’eccellenza – dice il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. Il fatto che il più meritevole, per la prima volta in Veneto e per la terza in Italia, si sia rivelato un medico donna, riempie d’orgoglio la nostra azienda sanitaria”.

Le ortopediche della Siot: “Questa nomina è realizzazione per ognuna di noi, uno sguardo al futuro a cui possiamo ambire”

“Quando Silvia Pini è stata nominata primario abbiamo tutte esultato di gioia. Vediamo nella sua nomina una realizzazione per ognuna di noi, uno sguardo al futuro a cui possiamo ambire – spiega Maria Silvia Spinelli, chirurgo ortopedico oncologo responsabile della Commissione pari opportunità della Società italiana ortopedia e traumatologia (Siot) -. La branca di ortopedia in Italia è dominata dagli uomini medici, e non solo in corsia e in sala operatoria, ma anche in ambito accademico: è l’unica specialità medica che non ha professori ordinari donna. Senza contare quella che noi chiamiamo “segregazione orizzontale”: spesso le ortopediche non riescono nemmeno a entrare in sala operatoria”.

Chi è Silvia Pini

Pini è nata a Monza, è cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova. Ama la motocicletta, le immersioni subacquee, lo sci. Scatta foto, scrive racconti e ha recitato per passione.

“Mi sono innamorata del corpo umano da bambina. Sono stata attratta dalla medicina perché mi incuriosiva il funzionamento del corpo umano e di come siamo fatti. Volevo capire com’era – racconta -. E l’ortopedia è una delle branche chirurgiche più vaste: i distretti chirurgici sono tantissimi, riguardano differenti parti del corpo e si può avere a che fare con tutte le età, da quella pediatrica all’ultracentenaria. È una chirurgia funzionale, pragmatica: ad ogni problema si cerca una soluzione pratica. Per non parlare della vastità di strumentazione all’avanguardia che qui a Dolo abbiamo a disposizione: le nuove tecnologie in ortopedia e in traumatologia sono in continua evoluzione”.

Prima di approdare alla guida dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale dolese, “ho studiato Medicina e chirurgia all’università di Padova dove ho anche conseguito la specialità di Ortopedia e traumatologia. Durante la mia formazione ho svolto un periodo di attività presso l’ospedale la Timone di Marsiglia, diretta all’epoca dal prof. Bollini, e approfondito una parte di ortopedia pediatrica. I miei interessi e la formazione sono sempre però stati maggiormente rivolti alla protesica di anca e alle revisioni complesse. Dopo aver lavorato per dodici anni presso l’ospedale di Dolo in Ortopedia e traumatologia, dal 2020 al 2023 ho prestato servizio al Cto di Camposampiero, dove ho potuto ulteriormente approfondire le problematiche legate alla traumatologia e, in particolare, gestire interventi di protesizzazione complessi su esiti di fratture di bacino e chirurgia di revisione. Dal primo marzo, con onore, inizio l’avventura ritornando in famiglia come direttrice dell’Ortopedia e traumatologia di Dolo”.  

“Ora per me è essenziale far crescere la mia équipe, e crescere io con lei. C’è bisogno di medici nuovi che si facciano entusiasmare da questa specialità. E poi contribuire a rafforzare la rete ortopedica di tutti gli ospedali dell’Ulss 3 Serenissima. Creare dei poli attrattivi grazie a una rete di conoscenza e tecnica condivisa”.

“Saremo per i pazienti un riferimento per la protesica, il trauma e la chirurgia di elezione. Il bacino di utenza al quale dobbiamo dare risposta è molto grande e per questo motivo il progetto di crescita è non solo dell’Ortopedia ma di tutto l’ospedale. La volontà è valorizzare lo staff  tutto (medico, infermieristico e amministrativo), utilizzando al meglio le singole competenze e favorendo la crescita professionale dell’intera équipe con l’utilizzo di nuove tecnologie e continui aggiornamenti. La volontà è di trasmettere le tecniche apprese negli anni e condividerle per poter essere un centro di riferimento per la protesica, le revisioni complesse e implementare le competenze dei membri dell’equipe, dal trauma alla patologia del ginocchio e l’ortopedia pediatrica. Ho trovato un gruppo di lavoratori di grande esperienza ai quali vanno riconosciute le loro capacità”.

Il Sindaco Gianluigi Naletto: ‘Oggi è un giorno di festa. La nostra Ortopedia ritorna a splendere’

‘Oggi è un giorno di festa – dice Gianluigi Nalettofinalmente il reparto Ortopedia dell’Ospedale di Dolo ha il suo primario. E’ la dottoressa Silvia Pini’.

‘Una notizia importante – continua il Sindaco – che ci riempie di gioia e di orgoglio perché è evidente che il nostro Ospedale non ha nulla da invidiare agli altri: è un Ospedale in cui regnano i fatti grazie agli investimenti che si stanno portando avanti sia a livello strutturale e tecnologico (ricordo la recente inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso) sia, come vediamo ora, anche a livello professionale. Sono certo, infatti, che con l’arrivo di questa professionista il reparto di Ortopedia di Dolo ritornerà a splendere in efficienza ed efficacia’.

Nel dare il benvenuto a Silvia Pini in Riviera del Brenta, il Sindaco aggiunge: ‘certo, a ridosso dell’8 marzo le parole dell’interessata (come ha ricordato il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato “il più bravo, il più titolato e il più preparato ortopedico tra una rosa di professionisti d’eccellenza”), sono significative’.

‘Fa riflettere, infatti – aggiunge Naletto – come la dottoressa abbia commentato la sua nomina”.

Conclude il Sindaco: ‘Il giorno in cui una donna ai vertici non farà più notizia, il giorno in cui avremo finalmente assimilato che il genere non conferisce una marcia in più o una marcia in meno, il giorno in cui una donna non sarà più chiamata a dare l’esempio ma semplicemente rispettata per il grado di professionalità e competenza, ecco, sarà davvero il giorno in cui avremo imparato a rivolgere liberamente il nostro sguardo al futuro, oltre il cristallo che delimita il soffitto’.

Zaia: “Complimenti speciali alla dottoressa Pini, un simbolo dell’8 marzo”

“La sanità veneta offre il suo contributo concreto a celebrare la giornata dell’8 marzo. Complimenti speciali alla dottoressa Silvia Pini, prima donna a diventare primario in un reparto di ortopedia veneto all’Ospedale di Dolo, e terza in Italia, in una specialità complessa sinora rimasta appannaggio di chirurghi uomini. E’ un segnale forte e bello”. Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, complimentandosi con la neo primaria di Ortopedia dell’Ospedale di Dolo.

“Ennesima dimostrazione – dice il Governatore – che le donne non hanno da dimostrare niente a nessuno, e quelle venete (la dottoressa è nata a Monza, ma è cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova) anche in questo sanno primeggiare”.

“Si dice – prosegue Zaia – che in ortopedia prevalgano gli uomini perché alla perizia medica serve abbinare anche forza fisica. Convinzione sfatata: la dottoressa Pini è una donna normale e la sua forza, prima che nelle braccia, è nella volontà incrollabile. Sono convinto che altre colleghe ne seguiranno le orme con successo”.

“Concludo – finisce il Governatore – associandomi con tutta la convinzione possibile a quanto la stessa protagonista ha dichiarato, e cioè che il sogno diverrà realtà quando questa non sarà più una notizia. Oggi lo è ancora, speriamo che al più presto non lo sia più, ma la notizia di oggi è bella, perchè è un segnale concreto per il futuro”.