venerdì, 29 Marzo 2024
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In Veneto il terziario di mercato si conferma pilastro portante dell’economia. Il turismo traino del PIL regionale

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Se da un lato calano le sedi d’impresa in Veneto, dall’altro le unità locali attive hanno registrato una crescita

Da una ricerca condotta da Confcommercio Veneto con Unioncamere è emerso che il terziario di mercato, in particolare il turismo, si conferma a gran voce come un pilastro portante dell’economia regionale e traino del PIL. Dall’altra parte però calano le sedi d’impresa, ma crescono le unità locali attive, cioè le filiali “secondarie” di una stessa attività.

Le sedi d’impresa sono il 31% del totale, le unità locali dipendenti (definizione Istat) rappresentano invece il 45% sul totale. In testa c’è il commercio al dettaglio pari al 36% per le sedi d’impresa attive e il 45% delle unità locali dipendenti. Nel 2022 il numero delle sedi di impresa attive del settore terziario è sceso del 2,1% sul 2021. Quello delle unità locali attive è invece salito di mezzo punto percentuale (+240).

Calano entrambe le voci per il commercio all’ingrosso; scendono le sedi di impresa attive per quello al dettaglio che segna un sostanziale pareggio per le unità locali attive e calano le sedi d’impresa per il turismo che invece cresce sulle unità locali, stesso andamento, quest’ultimo, che si registra anche sulla logistica. Il doppio segno più lo registrano il terziario avanzato, ovvero tutte le attività legate al digitale, e l’immobiliare. Il confronto tra 2019 e 2022 segna -3,3% per le sedi d’impresa attive e +3,2% per le unità locali dipendenti attive.

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