“Ho chiesto al Commissario quanto ancora l’ente potrà resistere” aggiunge l’assessore regionale alla Sanità e Politiche sociali.
La situazione dell’IRAS di Rovigo, nonostante gli sforzi del Commissario, è giorno dopo giorno più difficile, al limite della sostenibilità.
“Un’ulteriore ingiunzione di oltre 400.000 euro è stata notificata ieri da parte di ENEL, – spiega Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e Politiche sociali della Regione Veneto– ed il Commissario vede ogni giorno peggiorare la situazione gestionale dell’ente.”
“Ho chiesto al Commissario quanto ancora l’ente potrà “resistere” – prosegue la Lanzarin – e vorrei scongiurare le sue dimissioni perché questo significherebbe cambiare lo scenario. Purtroppo, ad un passo dall’accordo con il Comune di Rovigo, il Sindaco ha ritenuto di ricorrere contro un decreto del Commissario e contro la deliberazione regionale con la quale veniva garantito un intervento di finanza straordinaria, un’anticipazione ponte che avrebbe permesso all’IRAS di sanare il debito attraverso un accordo con i creditori con l’adempimento delle complesse previsioni del piano di risanamento predisposto dal Commissario regionale”.
“Il lavoro del Commissario che ringrazio e che continua, degli uffici regionali e degli enti controllati dalla Regione è stato importante – rammenta l’assessore – in quanto volto a trovare le soluzioni migliori per la città di Rovigo, con la valorizzazione di funzioni e servizi all’interno di casa Serena.”
L’assessore invita i rappresentanti politici e l’amministrazione di Rovigo a fare la loro parte, perché tale è l’importanza di erogare una buona ed adeguata assistenza agli anziani di Rovigo, quanto è importante garantire l’occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno svolgono i compiti di cura delle persone anziane.
“Prendo atto della nota arrivata dal Prefetto e dell’ennesimo tentativo di riconvocare il tavolo con la speranza ognuno degli attori interessati faccia la propria parte, con un obiettivo unico e comune: il salvataggio dell’IRAS con al centro i 280 ospiti ed i 200 lavoratori.”