giovedì, 18 Aprile 2024
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La tradizione della cucina italiana? “Inventata a partire dagli anni ‘50”

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Pizza, parmigiano, tiramisù… Esplode la polemica dopo la virale intervista del professor Grandi, in cui svela le invenzioni dietro la tradizione culinaria italiana

Dimenticate tutto ciò che credete di sapere sulla cucina italiana, nessuna cultura millenaria o sovranità alimentare: la storia della cucina italiana è in realtà un mito raccontato circa dagli anni ‘50.

Questo è ciò che spiega il professor Alberto Grandi, docente di Storia dell’alimentazione all’Università di Parma, in un libro diventato podcast che si chiama, appunto, DOI: Denominazione di Origine Inventata.

Con piglio storico, il professore, smonta una ad una tutte le tradizioni inventate attorno ai cibi italiani, a partire proprio dalla pasta, considerata “regina” della cucina italiana. In effetti, fino al boom economico a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60, la maggior parte della popolazione era incredibilmente povera, di origini umili e contadine, e così anche il cibo e le tradizioni a tavola non sono paragonabili a quelle presenti nell’immaginario collettivo nè, tantomeno, a quello raccontato nelle campagne marketing di certi prodotti.

I pasti che mangiavano i nostri nonni erano zuppe a base di cereali e polenta” spiega il professore e, in effetti, è difficile immaginare che le famiglie di contadini potessero ammazzare un maiale ogni qualvolta avessero voglia di mangiare una carbonara.

In Italia scoppia la polemica, ma basterebbe chiedere ai nostri nonni per scoprire cosa mangiavano

Nonostante il libro sia divenuto un bestseller e il podcast sia ormai sulle piattaforme di streaming da due anni, la polemica non è scoppiata finché non è apparso il post su Instagram di una sua intervista per il Financial Times. Qui, il professore, non solo snocciola la sua teoria sul perché nascono certe tradizioni, ma addirittura che la prima pizzeria avrebbe aperto non in Italia dove rappresentava un piatto povero che veniva mangiato per strada ma, bensì, negli Stati Uniti, agli inizi del ‘900. Basterebbe infatti chiedere ai nostri nonni per scoprire che le pizzerie in Italia non fossero granché diffuse fino a che, ovviamente, non si è arricchita la popolazione e la pizza è diventata un bene di consumo.

Gli esempi non si fermano certo qui: dal vino al parmigiano, fino alla carbonara, nessuna “tradizione millenaria” resiste alla prova delle fonti. Tasti dolenti per il pubblico italiano che parte della stampa italiana ha strumentalizzato per un momento di polemica e clickbait collettivo.

Enrico Caccin

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