martedì, 6 Giugno 2023

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Maggioranza in crisi a Spinea: Vesnaver richiama alle responsabilità, ma tuona il no dei consiglieri

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Gli scenari formali ai quali si va incontro sono il commissariamento, la richiesta di dimissioni votata da almeno nove consiglieri oppure le dimissioni dirette del sindaco

La maggioranza a Spinea va in crisi, perde consiglieri e ormai si va verso un forte rischio di commissariamento o di sfiducia immediata per Martina Vesnaver. Le ipotesi al vaglio, dopo che i consiglieri Marcello Gavagnin e Valeria Chinellato, pure se ancora formalmente iscritti a Forza Italia, hanno comunicato ufficialmente il passaggio al gruppo misto e il no al bilancio della giunta Vesnaver, sono tre. Con 8 membri dell’esecutivo, sindaco compreso in maggioranza e nove a formare l’opposizione, gli scenari formali ai quali si va incontro sono il bilancio bocciato a fine marzo con conseguente commissariamento, la richiesta di dimissioni votata da almeno nove consiglieri (che dunque ci sarebbero) oppure le dimissioni dirette del sindaco per impossibilità effettiva di portare avanti il mandato. Ipotesi questa che però Martina Vesnaver rimanda al mittente: “Non ho intenzione di dimettermi a un anno dalla fine del mio naturale mandato, non faccio polemiche, ma in un momento delicato invoco la responsabilità del consigliere Gavagnin che occupa ruoli importanti nell’amministrazione, quale consigliere dell’Unione dei comuni, presidente della seconda commissione consiliare e delegato alla viabilità”.

Da Gavagnin arriva però subito un netto no: “Occuperemo i tavoli del gruppo misto in opposizione critica e costruttiva”, spiega, “Dopo la chiusura alle nostre proposte, non voteremo il bilancio di previsione ma per urgenze e situazioni che pesano sui cittadini certamente ci saremo. I segnali di attrito erano stati palesati più volte e da almeno un anno e mezzo per il mancato coinvolgimento preventivo nelle scelte su argomenti importantissimi per tutti i cittadini”.

“Che la maggioranza fosse in crisi lo andavamo dicendo da tempo”, dice Emanuele Ditadi, il candidato sindaco sconfitto dalla Vesnaver all’ultima tornata, “Come opposizione ora, non possiamo che chiedere nuovamente, con forza, la richiesta delle sue dimissioni, anche se oramai è troppo tardi, ma ci sembra inutilmente dannoso per la città continuare a reiterare questo penoso teatrino. Noi non sosterremo certamente il sindaco in questo frangente, perché anche se acconsentissimo a far passare il bilancio, poi si andrebbe incontro ad un anno di incertezza e difficoltà, su ogni singola votazione. Arriverà il commissario, ma non sarà la tragedia che si vuol far credere. Il commissario unisce in sé tutti i poteri degli organi del comune: sindaco, giunta e consiglio. In virtù di tali poteri può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione. Nessun pericolo quindi, a nostro avviso, per gli interventi sociali ed i fondi PNRR, questi ultimi poi, sono un obbiettivo nazionale e pertanto qualora l’ente assegnatario non fosse in grado di rispettare gli obbiettivi, per questi è già prevista la possibilità della nomina di un commissario ad hoc quindi non cambierebbe nulla. Sicuramente non corre pericoli la nuova scuola, che da sola vale la metà di fondi ottenuti”.

Dai (a quanto pare pochi) alleati rimasti al sindaco, la voce di Elia Bettin di Fratelli d’Italia che spiega: “Noi siamo pronti ad affrontare le sfide che ci attendono sempre dalla stessa parte fieri della nostra coerenza e lealtà”.

Massimo Tonizzo

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