Assessore Gianpaolo Bottacin: “Se all’ambiente si dedicano i giusti accorgimenti ne ricaviamo solamente vantaggi in termini di salute, di benessere e di ammirazione”
In arrivo in provincia di Treviso 3 milioni e 500 mila euro per un significativo intervento di riduzione del rischio idrogeologico. Il finanziamento sarà utilizzato per i lavori di sistemazione arginale sul fiume Livenza (Comuni di Motta di Livenza, di Gorgo al Monticano e Meduna di Livenza) grazie ad una delibera, su proposta dall’assessore veneto Gianpaolo Bottacin, che è il risultato di un accordo tra la Regione del Veneto e il Dipartimento nazionale della Protezione Civile.
“Con costanza la Regione del Veneto – ha detto l’assessore regionale al Dissesto Idrogeologico, Gianpaolo Bottacin – sta ponendo ampia attenzione ai territori provinciali e interviene laddove è necessario per prevenire calamità come frane o esondazioni. Ci sono i sopralluoghi, si analizzano e valutano i rischi, si programma e infine, attraverso importanti stanziamenti, si agisce. Trattiamo il nostro Veneto come trattiamo la nostra casa: ne abbiamo cura, la manutentiamo e la conserviamo, interveniamo con aggiustamenti e migliorie per tenerla al passo con i tempi e farla splendere. Se all’ambiente si dedicano i giusti accorgimenti, infatti, stiamo certi che ne ricaviamo solamente vantaggi in termini di salute, di benessere e di ammirazione”.
I lavori saranno coordinati e attivati direttamente dalla Regione del Veneto attraverso
la propria struttura del Genio Civile: “Si tratta di due stralci funzionali che riguardano
il fiume Livenza in aree a rischio idraulico elevato R3 – ricorda l’assessore – relativamente al primo stralcio l’opera consisterà nella diaframmatura del corpo arginale, con tecnica jet-grouting monofluido, eseguito con colonne di diametro 800 mm e profondità 15 metri dalla sommità; relativamente al secondo stralcio, a seguito di sondaggi, avendo accertato che gli argini sono formati da terreni sabbiosi si è ritenuto opportuna la realizzazione di un setto impermeabile, per limitare i moti di filtrazione e garantire la tenuta strutturale dell’argine durante una piena. Anche in questo caso l’opera peraltro consisterà nella diaframmatura del corpo arginale con colonne di medesima diametro e profondità”.
“Quando siamo intervenuti su un territorio a rischio abbiamo sempre potuto constatare
la validità dei lavori realizzati e la solidità dell’opera. – ha aggiunto Bottacin – Per
questo non possiamo che esserne orgogliosi e felicitarcene. Anche personalmente mi
preoccupo spesso di eseguire i sopralluoghi, per constatare sul campo la situazione e
verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Alla Regione del Veneto sta a cuore il
suo territorio con paesaggi strepitosi, celebrati da poeti e ammirati da turisti che,
quando scelgono il Veneto come meta per una gita o una vacanza, poi ne rimangono
incantati”.