Di seguito una riflessione del consigliere comunale Antonio Rossini
É fissato per domani l’incontro in Prefettura, una riunione dove il Comune, la Regione e gli Enti istituzionali coinvolti nell’accordo di programma hanno il dovere politico di definire ogni pendenza tecnica e amministrativa.
Grazie al Prefetto e alla disponibilità della Regione la trattativa è ancora aperta, adesso bisogna arrivare ad una conclusione, superato o meno ogni ennesimo dubbio da parte dei tecnici e dei dirigenti comunali. Chiedo al sindaco di portare in consiglio la delibera a salvaguardia dell’IRAS in quanto non è più il momento di tecnicismo giuridici o di espletare ulteriori approfondimenti che oramai sembrano andare oltre ogni prudenziale comportamento. Bisogna mettere la parola fine ad una storia infinita dove c’è spesso qualcuno – ed in particolare il Comune – che sostiene che “non è mai abbastanza”; c’è sempre un dettaglio, un documento o una analisi che porta a snervare una trattativa che ha già raggiunto il 99% delle convergenze e del benestare.
La Regione, e la politica tramite il Presidente Zaia e l’assessore Lanzarin, ha dato segnali importanti e ha compreso, sebbene sia mancata una giusta comunicazione, anche le motivazioni del ricorso da parte del Sindaco, mediante una pazienza istituzionale che ha portato la trattativa davanti al traguardo. Domani in Prefettura l’amministrazione comunale non tiri la corda; siamo al limite della pazienza e i rapporti sono abbastanza tesi con il commissario Stella vicino a portare i libri contabili dell’IRAS in Tribunale nel caso sopravvenissero altre richieste “di assicurazioni sulle assicurazioni” da parte del Comune.
Il consigliere comunale Antonio Rossini