“Abbiamo proposto l’assegnazione di un contributo economico alle famiglie con ospite non autosufficiente in casa di riposo, proposta respinta”

Gli aumenti sulla bolletta energetica dovuti ai maggiori costi della materia energia a seguito principalmente della guerra ancora in corso in Ucraina continuano a farsi sentire in modo pesante nelle tasche dei contribuenti e sui bilanci di imprese ed enti pubblici. Per quanto riguarda Salzano avevamo già riportato nel numero di febbraio de La Piazza la preoccupazione dell’Amministrazione comunale per questi aumenti sempre più insostenibili tanto che non si è potuto approvare il bilancio nei tempi previsti per l’incertezza delle cifre in ballo. Ma tutto questo comporta anche un circolo vizioso di aumenti che vanno ad interessare tutte i comparti dell’economia e in modo particolare incidono pesantemente sulle spese delle famiglie con un parente ospite presso una Rsa.
Ormai, pressoché tutte le strutture, pubbliche e private del territorio hanno ritoccato al rialzo le rette a carico dei propri assistiti, ultima in questo senso l’Ipsb Luigi Mariutto di Mirano che ha aumentato a partire da marzo le rette del 6%, in attesa di tornare sui propri passi in caso di ulteriori interventi di supporto da parte della Regione. Anche alla Rsa don Vittorio Allegri di Salzano la situazione non è rosea con rincari sulle rette intorno ai 200 euro. L’opposizione di centrosinistra aveva sollevato il problema proponendo in ambito di emendamento al bilancio 2023 un intervento a favore di queste famiglie in difficoltà.
“Con l’anno nuovo il maggiore costo è quantificato sui 180 -200 euro mensili in più” spiega Maria Grazia Vecchiato, consigliera comunale della lista Progetto Comune e già candidata sindaco di Salzano alle ultime elezioni. “Si tratta di una cifra importante che grava su chi si trova ad avere un familiare non autosufficiente ospite in casa di riposo. Come gruppo di opposizione abbiamo voluto rivolgere un’attenzione particolare a queste famiglie della nostra comunità su cui gravano situazioni di per sé già impegnative sotto tutti i punti di vista. Abbiamo proposto l’assegnazione di un contributo economico per esprimere un sostegno concreto oltre che un senso di solidarietà sincera. La proposta di emendamento al bilancio 2023, accoglibile sotto il profilo tecnico, è stata però rigettata dalla maggioranza senza spiegazioni di sostanza. Peccato, anche di fronte a proposte fattibili, registriamo una chiusura immotivata di questa amministrazione. Infine le problematiche sul bilancio nascono anche da una scelta poco attenta della gestione di riscaldamento e illuminazione pubblica. Dopo una proroga di cinque anni, solo l’estate scorsa è stato firmato il nuovo contratto di partenariato pubblico-privato, nel periodo peggiore. Non si risparmierà nulla e il Comune si accollerà gli aggravi dei costi”.
Riccardo Musacco