venerdì, 29 Marzo 2024
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Scandolara e Sant’Alberto unite per garantire l’istruzione primaria

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“Funzionano come un unico plesso le classi prime e seconde sono ospitate alla Pascoli di Scandolara. Le classi terze, quarte e quinte, invece, sono alle Fermi di Sant’Alberto”

scuolaLe scuole elementari di Zero Branco a settembre riusciranno a far partire un numero di classi prime in linea con quello attuale. E già questo, alla luce dell’inverno demografico, è una buona cosa. In realtà, però, qui l’istituto comprensivo si era organizzato da tempo sostanzialmente dividendo una elementare tra le frazioni di Scandolara e di Sant’Alberto. “Funzionano come un unico plesso – spiega Nicole Cazzaro, assessore alla scuola e ai servizi per l’infanzia – le classi prime e seconde sono ospitate alla Pascoli di Scandolara. Le classi terze, quarte e quinte, invece, sono alle Fermi di Sant’Alberto”.

“Questa scelta fino ad ora ha consentito la migliore organizzazione possibile”, sottolinea l’assessore. E il sindaco Luca Durighetto è sulla stessa lunghezza d’onda. A conti fatti è una scelta che è letteralmente destinata a fare scuola. A Zero Branco l’andamento delle nascite resta migliore rispetto ad altri paesi. Nonostante questo, il comune ha già fatto almeno in parte ciò che molte elementari trevigiane saranno chiamate a fare nei prossimi mesi a fronte del dilemma della carenza di alunni. Ci sono sempre meno bambini. E di conseguenza bisogna decidere quali plessi accorpare e, cosa ancora più complessa, quali chiudere.

I numeri riguardanti le iscrizioni in prima nelle scuole della Marca confermano appieno i timori della vigilia. A livello complessivo, le scuole statali attive della provincia, elementari, medie e superiori, perdono 832 studenti. A settembre ci saranno quasi 40 classi in meno. E’ questo il dato che esce dal primo bilancio ufficiale delle iscrizioni nelle classi prime: nel prossimo anno scolastico si scenderà dagli attuali 22.267 a 21.435 iscritti in prima. Le elementari, nello specifico, conteranno 289 alunni in meno. Vuol dire che 12 prime non partiranno proprio a causa della carenza di bambini. Le medie ne perderanno 110. Cioè tra 4 e 5 classi. E le superiori conteranno 433 ragazzi in meno rispetto alle prime di quest’anno. Qui, in sostanza, spariranno poco meno di 20 classi. Con la conseguente riduzione del numero di insegnanti, tra titolari perdenti posto da trasferire e supplenti. Più il ridimensionamento dei fondi statali che vengono assegnati in proporzione al numero di iscritti. Sul fronte delle superiori, poi, si salvano solamente le scuole professionali. Non vedono aumentare il numero di studenti, ma almeno non perdono terreno: rimangono a un passo da quota 1.400 iscritti in prima. Per il resto, invece, tra licei e istituti tecnici, è una selva di segni meno.

Mauro Favaro

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