giovedì, 28 Marzo 2024
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Scuole paritarie cattoliche, Rovigo la peggiore. Aretusini (Lega): “Serve fare di più”

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“La convenzione in scadenza tra Fism e Comune di Rovigo prevede il riconoscimento di una somma complessiva pari a 160mila euro: un dato di gran lunga inferiore rispetto alla media veneta”

“A Rovigo le scuole paritarie cattoliche della Fism, Federazione Italiana Scuole Materne, sono in totale ben 11 nel Capoluogo delle quali più della metà sono nelle frazioni: Borsea, Granzette, Boara, Mardimago, Sarzano e Grignano. Una presenza fondamentale per il Comune e per le sue frazioni, in un momento storico che vede un andamento demografico fortemente negativo, col rischio di spopolamento dei centri minori. A maggior ragione, quindi, la presenza di questi istituti rappresenta un presidio irrinunciabile. Nonostante questo, riteniamo che non sia loro riconosciuto il ruolo che effettivamente svolgono”. Lo spiega Michele Aretusini capogruppo della Lega in consiglio comunale.

“I dati parlano chiaro – prosegue – la convenzione in scadenza tra Fism e Comune di Rovigo prevede il riconoscimento di una somma complessiva pari a 160mila euro, ossia a 316 euro per bambino (calcolato solo su bambini della Scuola Infanzia, fascia di età 3-6 anni). Si tratta di un dato di gran lunga inferiore rispetto alla media veneta. A Verona, infatti, abbiamo 850 euro a bambino, a Treviso 800, a Padova 660, a Venezia 600”.

“Non intendiamo perderci – chiude Aretusini – in polemiche sterili, ma vogliamo semplicemente invitare l’amministrazione comunale del capoluogo a riflettere su quanto fondamentale sia l’azione educativa delle scuole paritarie cattoliche e, di conseguenza, a fare ogni possibile sforzo per rivedere al rialzo la convenzione, impegnando più risorse”.