venerdì, 29 Marzo 2024
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Sorpasso delle donne al comando della sanità veneziana: oggi sono 660, accanto a 558 dirigenti uomini

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Dopo la pandemia l’Ulss 3 Serenissima ha assunto 158 nuove dirigenti

Dalle risorse umane ai sistemi informativi, dalla sanità penitenziaria a ospedali, distretti e centri vaccinali, dall’ufficio legale alle farmacie ospedaliere, dalla contabilità e bilancio alla specialistica e liste d’attesa, dalla supervisione dei mercati ittici agli screening oncologici, fino ai primariati delle branche più complesse: oltre 50 di loro, mai così tante, rivestono incarichi ai vertici dell’azienda sanitaria.

Quando lo sguardo si allarga all’intera forza lavoro dell’Ulss 3, dei circa 8 mila dipendenti oltre 7 su 10, oggi, sono donne, affiancate dal 28% dei lavoratori uomini. Rispetto a 5 anni fa, tra entrate e uscite, le dipendenti sono 500 in più, i dipendenti 30 in meno. “Eppure, fino a qualche tempo fa, quando eravamo già moltissime alla base, facevamo fatica a sfondare il soffitto di cristallo, come invece sta avvenendo adesso, soprattutto negli ultimi tre anni” raccontano le manager di punta dell’azienda.

Se le dirigenti della sanità veneziana hanno sorpassato gli uomini 102 volte, le sole neo assunte tra dirigenti medici, sanitari e amministrativi nel biennio precedente alla pandemia (2018 e 2019) sono 126, gli uomini 79; le professioniste assoldate invece nel biennio successivo all’emergenza pandemica (2021 e 2022) sono 158, i professionisti 141.

Tra queste 660, oltre 50 professioniste negli ultimi anni hanno scalato le gerarchie, conquistando ruoli fino a quel momento occupati in prevalenza da uomini.

“Se penso a quando ho cominciato, una quindicina di anni fa, e precisamente quando partecipavo ai meeting che radunavano l’altissima dirigenza dell’azienda sanitaria, ricordo che eravamo 2 sole donne: ci scambiavamo sguardi solidali” racconta una delle direttrici storiche. Oggi invece, al tavolo che accoglie la riunione strategica del mattino, attorno al direttore generale Edgardo Contato si siedono 16 direttori e 19 direttrici”

Con le nomine degli ultimi due anni, solo per citarne alcune, si parte dalla direttrice delle Risorse umane Laura Esposito, si passa per la responsabile dei Servizi informativi Silvia Baldan e si arriva la direttrice della Funzione ospedaliera Chiara Berti, che con Silvia Gallo e Roberta Gavagnin hanno in mano rispettivamente l’ospedale di Mestre la prima, gli ospedali di Mirano, Dolo e Noale la seconda e l’ospedale di Chioggia la terza.

Tutte le Professioni sanitarie sono state affidate a Francesca Rossi e la Sanità penitenziaria a Marina Paties.

La Formazione aziendale è guidata ora da Elisabetta Spigolon, le Convenzioni con le strutture private accreditate da Bianca Colucci e il Monitoraggio concessioni da Mara Semenzato.

Gli ultimissimi primariati ospedalieri sono stati conquistati da Silvia Pini, che a Dolo e Mirano è diventata la prima primaria ortopedica del Veneto; Barbara Rossi, direttrice della Nefrologia di Dolo, e Lucia Rampin, primaria della Medicina nucleare di Mestre e Venezia.

Nell’ambito della prevenzione, nuove responsabilità a Patrizia Buratti, direttrice dei Mercati ittici di Venezia e Chioggia; a Margherita Trapanese, coordinatrice infermieristica di tutti gli Screening oncologici dell’azienda sanitaria; a Maria Nicoletta Ballarin, direttrice del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro (Spisal); a Federica Boin, responsabile Promozione e salute; a Marianna Elia, direttrice facente funzione del Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione (Sian) e a Laura Chiereghin, responsabile amministrativa del Dipartimento di prevenzione.

Lo sguardo alle nuove apicalità del territorio degli ultimi due anni si posa su ruoli, ad esempio, come quelli di Nicoletta Lo Monaco, a capo delle Cure primarie di Venezia terraferma, Marcon e Quarto d’Altino; di Bernardetta De Caprio, responsabile di Anziani e non autosufficienti dei distretti di Venezia e Terraferma; di Laura Suardi, responsabile del Servizio dipendenze (Serd) di Dolo e Mirano e di Giorgia De Zottis responsabile di Anziani disabili e non autosufficienti di Dolo Mirano e Chioggia.

Con il dilagare del Covid, assumendosi ulteriore incarico cruciale rispetto al proprio, sono scese in campo tra le altre anche la responsabile della Centrale operativa territoriale (Cot) Francesca Ferraretto, che ha preso in mano la partita della gestione dei punti tamponi territoriali; la direttrice del Servizio infanzia adolescenza e famiglia di Mirano e Chioggia Lorella Ciampalini, che ha guidato il Centro vaccinale di Mirano; e Manuela Barison, coordinatrice infermieristica del Servizio di igiene e sanità pubblica (Sisp) di Dolo, Mirano e Chioggia, che ha coordinato invece l’hub vaccinale Palaexpo di Venezia.

Senza dimenticare molte tra le direttrici già nominate in era pre pandemica.

Ci sono quelle che gestiscono il territorio, come Erika Sampognaro, responsabile del Distretto di Venezia terraferma, Marcon e Quarto d’Altino; Giovanna Busso, a capo della Direzione amministrativa del territorio; Maria Cristina Mambelli, direttrice del Servizio infanzia adolescenza e famiglia di Venezia e Terraferma; Vania Noventa, a capo delle Cure primarie di Dolo e Mirano; Susanna Zardo, che ha in mano l’Assistenza farmaceutica territoriale e Maria Bianco, che è direttrice della Salute mentale di Venezia e Chioggia (non solo ospedaliera).

La Farmacia ospedaliera di Mirano, Dolo e Chioggia è invece in gestione a Daniela Barzan; gli Screening oncologici sono coordinati da Melania Lorio; l’intera gestione di Specialistica e liste d’attesa è in capo a Marta Soave e i Processi di prenotazione a Lorna Salviato; l’Ufficio legale è sotto la responsabilità di Cristina Fort e la Contabilità e bilancio è diretta da Roberta Furlanetto.

E poi ci sono le direttrici dei reparti che per prime hanno piantato bandiere rosa negli ospedali veneziani dell’Ulss 3: Licia Laurino con l’Anatomia patologica e Sonia Reccanello con la Fisica medica dell’intera azienda sanitaria; Antonella Franch con l’Oculistica di Venezia; Paola Cavicchioli con la Pediatria e Terapia intensiva neonatale di Mestre, Lorella Altafini con l’Anestesia e rianimazione di Dolo e Mara Rosada con il Pronto soccorso di Mestre.

“Clima sereno, capacità e tenacia – le descrive il dg Edgardo Contato -. Sono ammirato dal lavoro che state facendo e dalla velocità con cui lo state portando avanti nella squadra dei direttori e nelle funzioni di vertice. Abbiamo avuto in questi anni, tra voi, decine e decine di esempi di professioniste al comando del proprio settore a cui aspirare: per la vostra dedizione, le vostre doti, la vostra caparbietà e la vostra dignità. E tutto questo è avvenuto in un’ottica di vera meritocrazia: i concorsi qui vengono vinti da chi è veramente capace, chi ha veramente l’onestà culturale e intellettuale e le doti per poter far bene il proprio mestiere. E questo, oltre a creare tante opportunità, è un segnale di vera equità all’interno dell’azienda sanitaria. Il mio è un grazie, ma anche una raccomandazione: siete straordinarie e ricordatevi sempre che tutta la vita non si svolge solo qui dentro”.