E Possamai replica: “Già altri Comuni ci sono riusciti perché gli asili sono un diritto. Se si vuole, si può fare”
Rucco risponde a Possamai con una nota nella quale, senza mai nominarlo, boccia la sua proposta di rendere gratuiti gli asili nido nel giro di cinque anni, per un impegno stimato in 2.5 – 3 milioni di euro l’anno. “Abbiamo sentito proposte demagogiche da parte dei nostri avversari – spiega il sindaco di Vicenza – Ma non bisogna perdere il buon senso, viceversa bisogna avere un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, perché non si devono promettere cose che non si possono mantenere rispetto a servizi essenziali come sono i nidi e le scuole materne”.
Dopo aver ricordato l’impegno di insegnanti e operatori preparati che sono al lavoro a Vicenza, Rucco prosegue spiegando che “è importante far capire ai cittadini che non esiste la gratuità di un servizio di questo tipo, che comprometterebbe l’equilibrio del bilancio comunale, ma soprattutto che ha già delle risposte concrete tramite la Regione, tramite l’Inps, e soprattutto tramite l’intervento del Comune quasi tutti i giorni verso le famiglie in difficoltà”.
Possamai con un’altra nota ribadisce che gli asili nido gratis sono possibili: “La destra dice che rendere gratuiti gli asilo nido, come proponiamo noi, è impossibile. Eppure è già successo in diverse realtà: segno che, se si vuole, si può fare. Il punto è un altro: per Rucco e per la destra, gli asili nido sono un privilegio; per noi sono un diritto. Ecco perché per loro gli asili sono un servizio a pagamento, mentre noi li consideriamo parte del sistema educativo e sociale nazionale: come gli altri gradi di scuola”.