venerdì, 29 Marzo 2024
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Polemiche tra Renzi e Calenda, scricchiola il Terzo Polo

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Terzo Polo, ancora schermaglie tra Azione e Italia Viva, Renzi e Calenda distanti in vista del congresso

Cosa sta succedendo tra Azione e Italia Viva, le due forze politiche che fanno parte del Terzo Polo insieme a pezzi di +Europa e Cambiamo? Dopo le elezioni politiche in cui il partito di Calenda ha trascinato in parlamento i membri chiave di Italia Viva (da Boschi a Ricchetti) che sembravano relegati sotto la soglia di sbarramento, ora scricchiola l’accordo tra i due.

Secondo alcune fonti anonime giunte ai giornali, ci sarebbe una forte polemica tra i leader dei due partiti, Carlo Calenda e Matteo Renzi, sul futuro della coalizione e all’alba della formazione di un partito unico dei liberal-democratici. La fonte di tensione sarebbe il rifiuto di Renzi di sciogliere Italia Viva e di contribuire al finanziamento del nuovo soggetto politico e delle campagne elettorali. Inoltre, Renzi sarebbe accusato da alcuni informatori anonimi di fare tatticismi e di non avere una visione chiara del progetto politico del Terzo Polo.

Polemica Terzo Polo, le dichiarazioni degli esponenti

Non c’è nessun tatticismo di Italia Viva. Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con le veline anonime”. Così in una nota Alessia Cappello e Ciro Buonajuto, portavoce nazionali di Italia Viva.
A seguirli i vari Scalfarotto, Boschi, Bellanova e Faraone “Meno male che il 10 giugno c’è il Congresso e si discuterà democraticamente per la fondazione del nuovo partito” recitano in coro.

Calenda ha smentito le voci di rottura e ha ribadito la sua volontà di proseguire il dialogo con Renzi e con le altre forze del Terzo Polo “Il partito unico è un obiettivo da raggiungere entro la fine dell’anno e ciò che serve al Paese, non alimentiamo la polemica sul futuro del Terzo Polo”.

Tuttavia, alcuni osservatori ritengono che la polemica tra Azione e Italia Viva sia il segnale di una crisi profonda del Terzo Polo, che non riesce a trovare una coesione e una identità politica. Anche lo stesso mantra sul congresso del 10 giugno, per gli addetti ai lavori, pare un messaggio volto ad esorcizzare questo momento. Il Terzo Polo rischia così di perdere consenso elettorale e di rimanere ai margini della scena politica italiana.

 

Enrico Caccin

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