L’autopsia ha fato conferma: la donna trovata agonizzante e in seguito deceduta ad Ariano nel Polesine a causa di un colpo di arma da fuoco è stata ferita non a distanza ravvicinata
Non si è trattato di suicidio. A confermarlo sono stati gli esami svolti nel corso dell’autopsia al corpo di Rkia Hannaoui, la donna di Ariano nel Polesine che è stata trovata agonizzante in casa a causa di un colpo d’arma da fuoco alla testa lo scorso 29 marzo.
La donna, madre di due minori e di origine marocchina, presenterebbe infatti una ferita riconducibile a un proiettile di calibro 22, il cui colpo, sparato da sinistra verso destra, non sarebbe stato sparato da distanza ravvicinata.
L’arma che ha ferito a morte la donna è stata ritrovata in un terreno prossimo all’abitazione dove la donna abitava con il marito e i figli.