Anche la sindaca Natascia Rocchi ha sostenuto questa scelta ricordando le capacità manageriali di Morosin maturate nell’ambito delle risorse umane
Il dopo Fragomeni si annuncia già carico di tensioni nel mondo politico di Santa Maria di Sala. L’ex sindaco, infatti, ai domiciliari poiché coinvolto nell’inchiesta delle presunte mazzette per la costruzione di una casa di riposo e altre opere si è dimesso lo scorso 21 febbraio dal Consiglio dove assumeva la carica anche di Presidente dopo un primo tentativo di autosospensione.
In precedenza si era dimesso anche l’altro ex sindaco, Ugo Zamengo, anch’egli membro del Consiglio Comunale e anch’egli interessato dallo stesso procedimento giudiziario. Zamengo è stato sostituito dal nuovo consigliere Micheal Nebradiga già in occasione della precedente seduta, lo scorso febbraio. Ovviamente per tutti vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva ma la politica deve andare avanti e la situazione creatasi richiedeva un ricambio di persone.
A subentrare a Fragomeni è stata Franca Malaguti, a seguito della rinuncia per motivi personali di Angela Carrillo. Ma sul sostituto alla presidenza si è accesa la polemica tra maggioranza e opposizione nell’ultima riunione, tenutasi lo scorso 2 marzo. La maggioranza, infatti, ha votato compatta per Luca Morosin, già assessore alla cultura nella scorsa consiliatura nella giunta Fragomeni mentre la minoranza ha puntato i piedi sottolineando come, a dire della consigliera Erica Rizzo di “Insieme per il Bene Comune”, Morosin non sia una figura super partes. La collega della Lega Francesca Scatto, invece, ha chiesto di nominare il consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe Sambati “unico rappresentante di centrodestra che vedo nella maggioranza” ha dichiarato Scatto.
Sambati, però, per motivi di lavoro che non gli consentirebbero di ricoprire un ruolo così importante, ha declinato l’invito. Pertanto si è proceduto alla nomina di Morosin, il quale ha sottolineato come lui non abbia mai “guardato ai colori” e che ricoprirà il ruolo “con senso di responsabilità per i cittadini e il consiglio comunale”.
Anche la sindaca Natascia Rocchi ha sostenuto questa scelta ricordando le capacità manageriali di Morosin maturate nell’ambito delle risorse umane, le sue doti relazionali e l’esperienza politica e amministrativa maturata. In questo modo il Consiglio Comunale ha trovato la sua struttura definitiva e ricomincerà a lavorare nonostante il terremoto politico-giudiziario che si è abbattuto sulla cittadina, che mai si sarebbe aspettata di trovarsi nell’occhio del ciclone per questi motivi. Nei giorni successivi al Consiglio la Giunta ha inaugurato alcune opere importanti come la pista ciclabile di via Caltana, la piastra di basket di via Cavour, la ciclabile di via Luxore e quella di Tre Ponti-Stigliano.
Riccardo Musacco