martedì, 23 Aprile 2024
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Venezia, bosco dello Sport fuori dal Pnrr. Le reazioni

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La notizia del mancato inserimento del progetto del Bosco dello Sport all’interno delle risorse del PNRR è stata accolta con stupore e contrarietà dall’amministrazione comunale

La notizia del mancato inserimento del progetto del “Bosco dello Sport” all’interno delle risorse del PNRR è stata accolta con stupore e contrarietà dall’Amministrazione comunale, in quanto nelle scorse settimane sono stati forniti tutti gli approfondimenti richiesti, con interlocuzioni a tutti i livelli. Sarà cura dell’Ente conoscere le motivazioni finali della scelta” fa sapere il Comune in una nota”.

“Il Comune di Venezia – rispetto ad una decisione che sembra più “politica” rispetto al nostro Paese, che “tecnica” – ribadisce la fiducia nel nostro Governo per trovare una soluzione positiva alla questione, per difendere gli interessi di Venezia e degli Italiani in Europa” prosegue.

“Va ricordato, infatti, che i Ministeri dell’Interno e dell’Economica con proprio decreto del 22 aprile 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 102 del 3 maggio 2022 hanno già approvato il progetto, ed in totale sono già 13 gli Enti, tra cui Regione Veneto e MiC, che si sono espressi a favore. Il Bosco dello Sport è certificato da un ente terzo anche ai fini del nuovo principio DNSH (Do Not Significant Harm), ovvero del non arrecare danno significativo.
Il Bosco dello Sport, infatti, permette di rivitalizzare una fascia di territorio difficilmente utilizzabile in quanto di fatto intercluso tra Autostrada, bretella RFI e Aeroporto e a rischio marginalità, rovesciandone completamente il paradigma e rendendolo nuovo fulcro dell’area metropolitana vasta sul piano dell’inclusione sociale e dell’apprestamento di un bosco urbano di almeno 60 ha, oltre a dotare la città di quegli impianti sportivi di alto livello che mancano da sempre”.

E il Comune aggiunge: “”Del resto, è lo stesso Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea a riconoscere la funzione sociale ed educativa dello sport: l’articolo 165 del TFUE recita proprio “l’Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa”, ribadito con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 10 febbraio 2021 nella quale si “ritiene che le arene e gli stadi siano al centro del tessuto sociale dello sport e degli ecosistemi culturali delle nostre società. Inoltre va sottolineato che con il progetto complessivo del Bosco dello Sport si tolgono 600m3 di capacità edificatoria previgente per quelle aree e si pianteranno 100.000 alberi in più creando un vero e proprio polmone verde. Davvero paradossale che l’Europa contesti un’azione che vuole veramente dare un significativo impulso alla salvaguardia dell’ambiente.”

Bosco dello Sport di Venezia, Cgil: “Si individuino altrove le risorse”

Michele Zanocco (segretario generale Cisl Venezia) commenta così la notizia dello stop ai fondi: «Registriamo la scelta dell’Europa di non prevedere il cofinanziamento per il Bosco dello Sport a Venezia e per il nuovo stadio di Firenze. Pur rispettando le scelte della Commissione, riteniamo che i Ministeri che avevano precedentemente approvato il progetto nell’aprile del 2022, individuino da altre fonti le risorse necessarie per la costruzione dell’opera.

Crediamo che il Bosco dello Sport, oltre a qualificare l’area, consenta di attirare importanti eventi sportivi, culturali e musicali nel nostro territorio, da sempre carente di spazi consoni organizzati.

Lo sviluppo del progetto, inoltre, avrebbe un ritorno economico stimato nel doppio dell’investimento e consentirebbe di dare occupazione a circa 3500 persone nella fase di costruzione e ad oltre 500 persone a opera ultimata. Resta ovvio il fatto che, di fronte ad una revisione della decisione da parte dei Ministeri, sarà necessario modificare il progetto o, eventualmente, ridefinire l’utilizzo delle risorse».

Bosco dello Sport, Pd: “Brugnaro convochi il consiglio comunale”

“L’esclusione del Bosco dello Sport di Venezia dai fondi Pnrr rappresenta un fallimento totale della Giunta Brugnaro. Con con le sue scelte  sta danneggiando Venezia e farebbe bene a prendere immediatamente atto che la sua gestione è al capolinea”. A dirlo è la segretaria del Pd di Venezia Monica Sambo, che aggiunge: “Perdere 93 milioni di investimenti pubblici rappresenta una sconfitta epocale, che non può essere in alcun modo giustificata e che conferma purtroppo quello che come Pd diciamo da mesi: il Bosco dello Sport è un progetto sbagliato. Adesso Venezia ha bisogno di salvare i 93 milioni e destinarli al risanamento urbanistico della città, a partire da un piano straordinario per l’edilizia residenziale pubblica. La maggioranza per una volta dimostri in briciolo di umiltà e convochi immediatamente il Consiglio Comunale per rivendicare in maniera congiunta la possibilità di non perdere quelle risorse e utilizzarle per il bene della città”.