martedì, 6 Giugno 2023

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Alberto Toso Fei debutta nel noir con una storia tutta veneziana

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Distante dalla calca dei turisti, in una assolata laguna veneziana, la storia dell’ex giornalista e detective Alessandro Nicoli

Cambio di registro per Alberto Toso Fei. Lo scrittore e storico veneziano debutta nel campo del noir con “Il piede destro di Byron”, giallo pubblicato dalla casa editrice Marsilio. Protagonista del romanzo, Alessandro Nicoli, ex giornalista e detective, le cui indagini si svolgono nell’odierno capoluogo veneto tra fatti di cronaca e vecchi misteri. Distante dalla calca dei turisti, in una assolata laguna veneziana, Nicoli ritrova un’antica moneta d’oro vicino all’isola deserta di San Giacomo in Paludo. Questa scoperta darà l’avvio ad una complessa indagine che, tra fatti di cronaca e antichi enigmi, lo porterà a scivolare, tra calli e campielli, negli angoli più nascosti di Venezia nel tentativo di capire cosa accomuni due omicidi senza un legame apparente. Nel primo delitto la vittima è un frate esorcista che sostiene di avere inventato il Cronovisore, ovvero una macchina in grado di viaggiare nel tempo e nello spazio, l’Hypnerotomachia, un libro vecchio di secoli che racchiude i segreti dei sogni, e Lord Byron, il celebre poeta e patriota che abitò a lungo a Venezia fra licenze e scandali, la cui ombra inquieta aleggia sull’intera vicenda. Alle prese con enigmi e fantasmi che si muovono tra passato e presente, il protagonista dovrà affrontare molti ostacoli prima di risolvere i misteri nascosti nel corpo di pietra della città.

Come spiega lo stesso autore, “Alessandro Nicoli è un personaggio che ha cominciato ad accompagnarmi nelle mie ricerche su Venezia.  Da sempre, della città, mi colpisce la straordinaria capacità di evocare le storie – dalla grande Storia alla leggenda – ancora ben vive davanti i nostri occhi, nei luoghi, nelle pietre, in attesa di essere raccontate. Ma Venezia spinge, naturalmente, anche verso la dimensione del sogno e del fantastico. Sul crinale della storia e della fantasia si muove dunque Nicòli, con l’accento sulla O, guai a sbagliarne il cognome, se non lo si vuol sentire, ex giornalista dall’innata curiosità, capace di trovare connessioni e soluzioni, anche se dotato di un certo talento per finire nei guai. Un investigatore sui generis che, in una città alle prese con il turismo di massa, le grandi navi e l’acqua alta, si imbatte negli enigmi del passato che risolve come fossero delle vere e proprie indagini: come il caso di Lord Byron, il cui piede destro fu storicamente ritrovato misteriosamente tagliato nella tomba, la cui vicenda si dipana in una trama intricata tra indizio e credenza che porterà Nicoli fino a viaggiare nel tempo, ai confini dell’immaginabile”.

Alberto Toso Fei discende da un’antica famiglia di vetrai residente a Murano dal 1351. Scrittore, saggista e giornalista, ha all’attivo oltre venti titoli tradotti in diverse lingue che hanno creato un nuovo modo di raccontare Venezia e la sua laguna. 

“Il piede destro di Byron” sarà inoltre protagonista della rassegna “Scrittori in scena” al Teatro Manzoni di Roma, lunedì 8 maggio alle ore 21. Sul palco con l’autore un ospite d’eccezione, lo scrittore Giancarlo Di Cataldo. Toso Fei verrà tenuto a battesimo da alcuni dei maggiori scrittori di gialli e di noir italiani: oltre a De Cataldo, Carlo Lucarelli lo presenta a Bologna, Piero Colaprico a Milano, Bruno Morchio a Genova, mentre a Venezia, per il debutto, al Teatrino di Palazzo Grassi presteranno le loro voci al protagonista e alla sua alter ego femminile, gli attori Andrea Pennacchi e Ottavia Piccolo.

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