Allo stadio Breda la squadra di Thomassen, dopo un primo tempo terminato 0-0, va sotto di due reti. Ierardi rilancia le speranze

Non parte bene l’avventura del Lane Vicenza battuto 2-1 dalla Pro Sesto di capitan Gattoni. Primo tempo chiuso sullo 0-0, la sblocca al 55′ Capelli, raddoppia al 71′ Sala. Accorcia le distanze Ierardi al 88′ con un colpo di testa. Lunedì alle 20.30 il ritorno decisivo al Menti.
Le dichiarazioni di e Mario Ierardi, al termine della gara di andata dei playoff contro la Pro Sesto. “Abbiamo dominato quasi completamente il primo tempo, creando tante occasioni, chiaramente è mancato il goal nei primi 45′, dice mister Dan Thomassen. Nel secondo tempo al goal sbagliato, è seguito il goal preso, nel primo episodio, dopo un calcio d’angolo nel quale non siamo riusciti a liberare bene, è arrivato un secondo cross, abbiamo preso il goal.
Da lì abbiamo avuto il momento più difficile, perché l’avversario ha preso coraggio, noi abbiamo perso le distanze e le misure, abbiamo subito qualche giocata di troppo, poi dopo, piano piano, siamo rientrati in partita. Nel frattempo però abbiamo preso il due a zero, siamo riusciti a fare il due-uno e il due-due, deduco fosse fuorigioco, non voglio mettere in discussione naturalmente la terna e quindi siamo vivi” I goal presi? “Dobbiamo sempre fare un’analisi che va un po’ più in là, un po’ più profonda, bisogna vedere come subiamo goal e soprattutto, quanto concediamo all’avversario. Sono stati bravi loro nelle tre-quattro occasioni avute a farci due goal, sono stati molto efficaci, stessa cosa che dovremmo fare noi al ritorno, perché noi al contrario abbiamo fatto soltanto un goal con sei-sette occasioni almeno.” Cosa è mancato? “L’efficacia sottoporta e una maggiore pazienza nello sviluppo, che non vuol dire rallentare il gioco, perché quando l’abbiamo fatto, l’abbiamo fatto bene, con qualità, che è quello che sto chiedendo. Abbiamo avuto una manovra veloce, di qualità, abbiamo avuto in certe occasioni anche il coraggio di imbucare, di andare a combinare con gli attaccanti. Dobbiamo aumentare questa parte e poi dobbiamo quando succedono episodi negativi, come un goal o un’occasione concessa all’avversario, dobbiamo rimanere ancora più lucidi e non farci troppo trascinare dalle emozioni della partita”.