giovedì, 28 Marzo 2024
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Cavallino-Treporti prima località balneare nel metaverso

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Cavallino-Treporti entra nel metaverso: sarà possibile andare alla scoperta della località anche in maniera virtuale

Una ciclabile a sbalzo sulla laguna di Venezia, 15 km di spiaggia attrezzata, delle strutture ricettive d’eccellenza che fanno del litorale di Cavallino-Treporti il primo distretto del turismo all’aria aperta d’Europa. Cavallino-Treporti è una località da vivere, scoprire e amare, di persona ma presto anche in modalità virtuale.

Cavallino-Treporti entra nel metaverso

Già a inizio maggio il Parco Turistico di Cavallino-Treporti aveva annunciato la novità al G20S di Arzachena, catalizzando l’attenzione dei presenti al panel.

Il primo step del progetto, che vuole rendere Cavallino-Treporti la prima destinazione balneare con un metaverso turistico, è stato la creazione di un sito immersivo, in fase di ultimazione. Scopo del portale web 3.0 è far conoscere la località a 360°, anche a distanza, ma con un’esperienza decisamente superiore ai canonici strumenti di comunicazione. Strumento utile anche per la promozione internazionale e la destagionalizzazione, permettendo di scoprire la destinazione, giocare con le esperienze e programmare il proprio viaggio con l’info point immersivo.

Il portale, accessibile da più dispositivi, permette non solo di esplorare virtualmente il territorio, ricostruito su rilievi immersivi tridimensionali dall’ambiente reale, ma anche di realizzare vere e proprie esperienze di gioco, così da creare un legame più profondo con la località, imparando a conoscerla anche divertendosi.

«Il portale, che si integrerà al già esistente www.visitcavallino.com, permetterà di godersi appieno la vacanza, prima, durante e perfino dopo aver lasciato la località – spiega il presidente del Parco Turistico Paolo Bertolini –. Grazie all’info point virtuale il turista potrà scoprire a distanza la località e prenotare il proprio viaggio.

Nei giorni trascorsi a Cavallino-Treporti, quindi l’applicazione web 3.0 suggerisce all’ospite varie esperienze da vivere. Perché la località ha molto da offrire, al di là della spiaggia e delle strutture attrezzate. Una volta rientrati a casa, infine, gli ospiti potranno più facilmente condividere sui social – e col visore – tutto quello che hanno vissuto, e programma la prossima vacanza a Cavallino-Treporti».

Il metaverso turistico di Cavallino-Treporti diventa case history

Il 5 maggio scorso, a Bruxelles, nell’ambito dell’European Tourism Day, organizzato dalla Commissione europea, è stata realizzata una esposizione dedicata al Meta-Tourism. In quel contesto i delegati hanno potuto teletraportarsi virtualmente nel progetto del metaverso turistico di Cavallino-Treporti, il primo realizzato da una località balneare.

Il commissario Thierry Breton ha visitato virtualmente diverse destinazioni, tra cui Cavallino-Treporti, “teletrasportandosi” virtualmente sulla pista ciclabile di via Pordelio sospesa sulla Laguna veneta.

L’esposizione sul Meta Tourism è stata realizzata da Carraro LAB, l’unica azienda su scala europea ad essere stata invitata dalla commissione a presentare case history e applicazioni del metaverso in ambito turistico. A essere presentato è stato poi proprio il sito web immersivo.

«La promozione delle destinazioni diventa una esperienza immersiva con riprese 360 da drone, video di eventi e tour virtuali – aggiunge Mattia Enzo, vicepresidente del Parco Turistico –. Per valorizzare siti storici e archeologici, come la villa romana di Lio Piccolo, è prevista invece una applicazione di Time Travel, dove il turismo culturale potrà contare su una macchina del tempo interattiva».

«Il metaverso è un nuovo punto di partenza nella comunicazione che Cavallino-Treporti ha già avviato da tempo, con attenzione e creando sempre nuove aspettative, per i residenti e per gli ospiti della località – conclude la sindaca Roberta Nesto. Stiamo puntando alle nuove sfide che l’innovazione e la tecnologia stanno proponendo, e con Parco Turistico lavoriamo a questa nuova esperienza che ci farà entrare in contatto anche con le realtà storiche presenti e quelle che gli studi in corso stanno facendo riemergere. Uno dei prossimi passi sarà guardare con occhi del futuro Lio Piccolo e le sue peculiarità».