giovedì, 28 Marzo 2024
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Consumo dannoso di alcol: all’Ulss 3 Serenissima si fa prevenzione

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In Italia circa 800.000 minorenni e 2.600.000 ultra sessantacinquenni sono individui da considerare a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate

Dipendenza da alcol

Si terrà domani, giovedì 4 maggio, dalle ore 9.00 e per tutta la mattinata, presso la Sala Blu dell’Ospedale dell’Angelo l’”Alcohol Prevention Day 2023″, organizzato dal Dipartimento Dipendenze con la Rete Alcologica Territoriale dell’Ulss 3 Serenissima a conclusione del mese della Prevenzione Alcologica.

“L’Alcohol Prevention Day – spiega la dottoressa Laura Suardi, medico responsabile dell’UOS SerD Mirano-Dolo e responsabile scientifico dell’evento – ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare sull’alcol, uno dei principali fattori di rischio per la salute del tutto prevedibile e prevenibile. E’ noto infatti che l’alcol, come anche il fumo, la scorretta alimentazione e la scarsa attività motoria, è alla base dello sviluppo di malattie cronico-degenerative. Le malattie croniche, quali malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, problemi di salute mentale, disturbi muscolo scheletrici sono responsabili per quasi il 70% delle morti”.

“Il consumo di bevande alcoliche – aggiunge la dottoressa Suardi – viene spesso percepito come una normale e sana consuetudine, e i problemi legati al bere non sono debitamente percepiti e/o sottovalutati”.

Consumo dannoso e rischioso di alcol: tutti i numeri

E però i dati epidemiologici disponibili non lasciano dubbi, e rivelano che il consumo dannoso e rischioso di alcol rappresenta un importante problema di sanità pubblica, responsabile in Europa di circa il 4% di tutte le morti e di circa il 5% degli anni di vita persi per disabilità.

In Italia circa 800.000 minorenni e 2.600.000 ultra sessantacinquenni sono individui da considerare a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate.

L’anno 2020, in cui si è verificata la pandemia da virus Sars-CoV-2, ha prodotto notevoli cambiamenti nelle abitudini e nello stile di vita degli Italiani, portando alla luce molteplici criticità. Una di queste ha riguardato il consumo rischioso e dannoso di alcol. L’isolamento causato dalla pandemia ha incrementato il consumo incontrollato di bevande alcoliche, il mercato ha rafforzato nuovi canali alternativi e meno controllati anche rispetto al divieto di vendita a minori.

I dati ISTAT riferiti all’anno 2021 confermano la tendenza degli ultimi anni dell’aumento dei consumi di bevande alcoliche fuori dai pasti. Si è registrato negli ultimi dieci anni un progressivo incremento della quota di donne consumatrici.

Il consumo di bevande alcoliche tra i giovani permane una criticità, i comportamenti a rischio sul consumo di alcol nella popolazione giovanile sono particolarmente diffusi nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni e nella fascia di età dei minorenni, con grave rilevanza del fenomeno già a partire da 12-13 anni.

Tra i comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche tra i giovani il binge drinking, consumo di 5 o più unità alcoliche in breve tempo, rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata. Da segnalare i recenti dati della rilevazione dell’Health Behaviour in School-aged Children: studio multicentrico internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: dai dati del 2022, emerge un trend di incremento dei consumi di alcol tra le ragazze, con un’inversione di genere nell’età dei 13 e 15 anni. Tale inversione di genere appare anche nei dati sull’ubriachezza lifetime, che sempre più risulta essere un fenomeno al femminile nelle medesime fasce di età. Queste rilevazioni appaiono in evidente difformità rispetto ai dati sull’uso di cannabis, che mostra una stabilità del consumo nelle ragazze ed una riduzione nei maschi di pari età.

I dati del “Passi”, sistema di sorveglianza sugli stili di vita, hanno evidenziato nel territorio di competenza dell’Ulss 3 Serenissima, nel 2021, un decremento del consumo a rischio di alcol, dopo i valori elevatissimi legati alla pandemia. Viene mantenuto, nelle età dai 18 anni ai 69 anni, un trend al maschile, in maggioranza nelle fasce di età giovanile, 18-24 anni. I consumatori  hanno una scolarità elevata, senza evidenza significativa di problematiche sociali o economiche.

Un evento di alto livello organizzato al’Ospedale dell’Angelo

A fronte di tali evidenze epidemiologiche, la Rete Alcologica Territoriale, in occasione del Mese della Prevenzione Alcologica, ha realizzato diverse iniziative finalizzate a sensibilizzare sulla tematica le istituzioni e le agenzie, pubbliche e private, deputate al benessere della popolazione, come pure i singoli cittadini. Sono stati offerti momenti di informazione/formazione e di conoscenza dei programmi alcologici territoriali in essere sia nell’ambito della prevenzione come del prendersi cura delle persone e famiglie con una sofferenza legata al consumo di alcol.

“L’Alcohol Prevention Day – spiega la dottoressa Annarosa Pettenò, psicologa del SerD Mestre e organizzatrice scientifica dell’evento – è una di queste iniziative. Il programma prevede una fotografia del fenomeno del consumo di bevande alcoliche e dei problemi ad esso correlati nel territorio dell’Ulss 3 con contributi del Dipartimento Prevenzione e del Dipartimento Dipendenze-Osservatorio Locale Dipendenze Patologiche; segue una parte dedicata alla tematica dell’alcol e la guida con interventi del Laboratorio di Tossicologia Clinica e Forense dell’Ulss 3 Serenissima, della Polizia Stradale di Venezia e dell’Area Sanzioni e Misure di comunità dell’UIEPE di Venezia. Si affronterà anche la tematica alcol e sicurezza sul lavoro con la presentazione di una progettualità dello SPISAL dell’Ulss 3. Infine, si concluderà con il racconto di alcune progettualità e interventi promossi da alcuni nodi della Rete Alcologica Territoriale realizzati grazie all’intersettorialità, ovvero l’integrazione e la sinergia tra soggetti pubblici Azienda sanitaria, Scuola, Enti Locali, uniti al privato sociale e al mondo del volontariato”.

L’Alcohol Prevention Day non rappresenta l’evento conclusivo del Mese della Prevenzione Alcologica, ma intende sottolineare che è necessario continuare a prestare attenzione al fenomeno dell’alcol, in tutte le sue sfaccettature, per promuovere scelte di salute responsabili e stili di vita sani e valorizzare la Rete Alcologica Territoriale. Si auspica che questo evento possa stimolare una sempre maggiore progettazione trasversale ed intersettoriale per affrontare efficacemente la complessità di una problematica così impattante sulla salute pubblica.

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