venerdì, 29 Marzo 2024
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Demografia, Noale in controtendenza rispetto al resto del miranese

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Il territorio è un caso particolarissimo: figli pochi, ma la popolazione è in leggera crescita.

Noale? Unica in “quasi crescita” e in controtendenza, ma nel resto del miranese i dati sulle nascite e sull’età media non sono incoraggianti.

Il rapporto Istat 2022 per il Miranese conferma i dati medi italiani con andamento non positivo. Nella zona, l’età media 2022 è di 48 anni, gli under 14 notevolmente sotto al due per cento e le nascite calate rispetto all’anno precedente di più del quattro per cento, dati che contribuiscono nettamente nel portare la provincia di Venezia ad essere all’ultimo posto in regione per le nascite e la media di età. Nel miranese, dunque, quella che esce è una situazione nella quale la situazione demografica è al limite del preoccupante. Solo Scorzè, infatti, pur con un leggero segno negativo (meno 0,24) si avvicina alla parità demografica nel saldo tra nati e deceduti nell’anno (ed è da considerare che in tutta la provincia solo Annone Veneto ha un saldo positivo con una differenza di più uno tra 30 nati e 29 scomparsi).

“E’ un problema che non riguarda solo le nostre città ma tutta l’Italia – aveva commentato l’assessore alla Coesione sociale di Venezia Simone Venturini. L’età dei residenti è sempre più alta, non si fanno figli e c’è un problema di abitazioni”. In realtà anche da questo punto di vista ci sono delle eccezioni, ma i dati positivi di Marcon (36 abitanti in più) e Fiesso (52) sono solo delle parziali conferme di come si muova la popolazione, e proprio Noale in questo risulta caso particolarissimo: figli pochi (97 i neonati del 2022 a fronte di 178 decessi), ma popolazione in leggera crescita.

“Stiamo studiando e valutando attentamente questi dati – spiega il sindaco Patrizia Andreotti perché confermano quanto già visto l’anno scorso, con i neonati dimezzati ma nuovi trasferimenti di famiglie in città, soprattutto giovani coppie senza figli. Noale ha dei fattori molto positivi per chi vuole venire a viverci: un bel centro storico, una buona realtà culturale, ii treno che in venti minuti porta a Venezia, i bus che collegano a Treviso e Padova”.

I dati, però, non sembrano incoraggiare troppo. Dopo il boom dei primi anni del duemila, con un netto incremento nel miranese della fascia d’età 0-4 anni, con il passare del tempo i numeri sono decresciuti rapidamente. Dal 2018 ad oggi si è passati dai quasi seimila bambini più piccoli a perderne più di 700. Emblematico proprio Scorzè, unico caso considerato positivo con una perdita minima in percentuale in un anno, ma che, partito da 896 nati nel 2001, è passato al boom di 1.060 nel 2010 per poi ridursi ai 682 di due anni fa. Ancora più bassi i numeri di Noale e Salzano, con la prima che passa da 767 a 595 e la seconda da 535 a 474.

Massimo Tonizzo